Hamsik: “Sarri è un malato di calcio. Speriamo che il 2018 sia l’anno giusto per vincere”

Magic moment per Marek Hamsik, che dopo una lunghissima attesa sabato scorso contro la Sampdoria ha superato il tanto agognato record di Maradona, divenendo il miglior marcatore della storia del Napoli. Dopo le parole del proprio agente, lo stesso Hamsik ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport partendo dal famoso bagno di Natale a Castel Volturno: “L’acqua è fredda, ma ci divertiamo. Sono già diversi anni che lo facciamo come augurio. Ho rivisto i video dei cori dopo il goal del record, è emozionante. In campo non ti godi tutto perchè c’è subito la palla al centro, ma rivederlo e sentire il mio nome così è stato bello. Essere il bomber di un club è bellissimo per un giocatore, sono contento di averlo fatto nel Napoli, nella squadra a cui tengo tanto. Sono contento. Maradona mi ha mandato un messaggio e lo ringrazio, ho qualcosa in mente ma non lo posso dire”.

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Marek Hamsik © Getty Images

Hamsik ha quindi continuato provando a scegliere il goal più bello: “Ce ne sono stati tanti, con la Juve in finale, forse col Milan palla al piede per 70 metri, ma anche il primo in A con la Sampdoria.” Sul gruppo: “Stiamo insieme da tre anni, la squadra è cambiata pochissimo e questo ci fa crescere ogni mese e ci dà consapevolezza che miglioriamo sempre. Ora è il momento di prendere i frutti, speriamo di arrivare fino alla fine“.

Napoli, Hamsik vuole lo Scudetto

Hamsik ha continuato: “Non dobbiamo sbagliare partite come quelle di venerdì che è insidiosa, tutti pensano che sia facile ma non è così. Dobbiamo fare il nostro calcio e vincere. Sarri è un malato di calcio, vive di calcio 24h, e ci trasmette la sua passione.” Sul titolo di campioni d’inverno: “Non significa niente, per sfortuna non siamo in Argentina dove c’è apertura e clausura e non ci daranno la coppa. Nel 2017 abbiamo fatto più punti di tutti, purtroppo ci manca il titolo altrimenti era da 10 in pagella. Speriamo che il 2018 sia l’anno giusto, lo speriamo tutti. In futuro per un paio di anni vorrei dedicarmi ad altro, viaggiare, non solo per gli stadi, poi dedicarmi anche alla mia scuola calcio”.

Hamsik prosegue sul testa a testa con la Juve: “Sono ancora tutte in pochi punti, la lotta è tra quattro squadre. Speriamo che presto la classifica si allungherà di più e vediamo chi ci sarà lì fino alla fine. Le prossime tre sono favorevoli, dobbiamo sfruttarlo al massimo”. Il capitano del Napoli elogia quindi la città: “Da calciatore nessuno ti fa sentire come i tifosi del Napoli. Non conoscevo bene la storia del Napoli, l’ho capito quando sono arrivato, c’era la contestazione ed ho capito che si vive di calcio. Lo stadio non è moderno, ma da subito quando lo affrontai in B vidi che c’erano 60mila che ci tenevano tanto”.

Sul duello tra bel gioco e concretezza: “Si può vincere in entrambi i modi, ma con bellezza è più bello”.

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