ACQUA AZZURRA – L’Orizzonte è tornato ma quanta Napoli in questa finale!

Grandissima vittoria dell’Ekipe Orizzonte che batte nettamente la Sis Roma 12-6.

Partita senza storia, messa in cassaforte dalla squadra etnea già nella prima frazione di gioco in cui ha piazzato un secco 4-0. La squadra capitolina ha però mostrato di avere grande carattere e sotto la spinta di Centanni e Picozzi ha provato a ricucire lo svantaggio da metà secondo tempo.

Lo strapotere fisico, tecnico e tattico di Bianconi e compagne, a inizio terzo ha rimesso le cose in chiaro e così l’Orizzonte ha conquistato la sua terza Coppa Italia, mostrando all’intero mondo pallanuotistico che a Catania è tornata la pallanuoto spettacolo.

l’Ekipe Orizzonte, vincitrice della Coppa Italia

La squadra allenata da Martina Miceli, come la più bella delle fenici, è tornata a ricoprire il ruolo di protagonista della pallanuoto in rosa. In questi anni in cui è stata a digiuno di trofei, ha infatti ricostruito l’assetto della squadra, puntando sul proprio settore giovanile.

Napoli, numeri da capogiro

1: Maurizio De Chiara, giudice arbitro della final four. È stato uno degli arbitri più bravi del panorama italiano e la FIN proprio non vuole separarsene. Ce ne fossero di professionisti come lui!

1: Francesco Postiglione, telecronista di Raisport. Ex punta del Posillipo e della Nazionale italiana, avvocato ed esperto di pallanuoto, ci delizia con la telecronaca e con la sua presenza a bordo vasca.

4: Le atlete in acqua napoletane, due per parte. Centanni e Sparano per la Sis Roma, Ioannou e Morvillo per l’Ekipe Orizzonte. Potenzialmente tutte e quattro da Nazionale. Un vero peccato per la pallanuoto napoletana che non è stata capace di tenerle strette, ma non è la prima volta e non sarà l’ultima. È tenendosi stretti i propri frutti e investendoci che si costruisce il futuro.

4: Sono 4 gli arbitri proveniente da Napoli e Salerno presenti alla Final Four: Stefano Alfi, Massimo Calabrò, Vittorio Frauenfelder, Antonio Pascucci. Ottima media visto che ne erano in totale 5.

Insomma 4-4-1-1, anche quando si parla di pallanuoto la fede calcistica dei napoletani emerge sempre!

a cura di Eliana Acampora

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