Elezioni, lavoro al seggio: quanto guadagna uno scrutatore

 

ELEZIONI SCRUTATORE GUADAGNI / Si avvicinano le elezioni del 4 marzo e ogni anno c’è una forte competizione per diventare scrutatore di seggio. Ecco spiegato come fare per ricoprire il ruolo all’ultimo minuto e quanto si guadagna facendo lo scrutatore.

Il 4 marzo si voterà per la Camera e il Senato della Repubblica. Ogni seggio dovrà dunque avere un presidente, un segretario e due o più scrutatori. Ruoli retribuiti in base alla tipologia di elezioni e al ruolo ricoperto. Studenti e disoccupati spesso si candidano, ma come diventare scrutatori? Ecco spiegato anche in cosa consiste questo breve ma intenso lavoro.

Elezioni, come vengono nominati gli scrutatori

In ogni comune gli scrutatori vengono nominati tra i 25 e i 20 giorni prima delle elezioni. Con la data fissata quest’anno il 4 marzo, la scelta è stata effettuata tra il 7 e il 12 febbraio. C’è però ancora la possibilità di diventare scrutatore all’ultimo minuto.

La legge infatti prevede anche l’eventualità che alcune persone selezionate non si presentino al seggio. In casi del genere il presidente dovrà provvedere a sostituirli, chiamando a ricoprire il ruolo il più anziano e il più giovane tra gli elettori presenti. Per diventare scrutatori è possibile dunque presentarsi al seggio, nella speranza che qualcosa vada storto. Sarà però necessario essere presente al momento dell’apertura del seggio. In questo caso dunque alle ore 16.00 del 3 marzo.

Elezioni, quanto guadagna uno scrutatore

Per diventare uno scrutatore è necessario rispondere ad alcuni requisiti:

– Essere in possesso della licenza media
– Essere un cittadino italiano
– Essere maggiorenne
– Essere iscritto nelle liste elettorali e godere dei diritti politici
– Non essere dipendente dei ministeri dell’Interno, dei Trasporti e delle Telecomunicazioni
– Non essere parte delle forze armate, dipendenti degli uffici elettorali, candidati, rappresentanti di lista o segretari comunali

Ecco quanto guadagnano gli scrutatori: il compenso per un seggio ordinario è di 120 euro, ai quali si aggiungono 25 euro per ogni elezione ulteriore che si svolge in contemporanea. In Lazio e in Lombardia saranno dunque aggiunti 25 euro, dato lo svolgimento delle regionali.

Nelle sezioni speciali il compenso previsto è di 61 euro alle elezioni politiche. Per i referendum invece si ricevono 104 euro nei seggi ordinari, più 22 per ogni consultazione contemporanea. Nei seggi speciali invece si cala fino a 53 euro. er le elezioni europee il compenso è di 96 euro per i seggi ordinari e 49 per quelli speciali.

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