Hamsik: “Napoli è casa, Ancelotti persona stupenda. Sarri malato di calcio”

Hamsik Lazio Napoli
Hamsik © Getty Images

Intervista Hamsik – Il capitano del Napoli ha rilasciato un’intervista nella quale parla del suo rapporto con la città e di come vive il nuovo allenatore, ma non solo.

Il capitano e bandiera del Napoli, Marek Hamsik, ha concesso un’intervista al Corriere dello Sport, nella quale parla del suo rapporto con la città e con i tifosi, ma anche di tanto altro. “Ormai Napoli è casa mia e sono orgoglioso di stare qua. È una città in cui vivo bene e in cui non mi sento straniero. Napoli è migliore di tanti stereotipi e tanti pregiudizi” ha esordito lo slovacco, che poi, parlando della città, ha continuato: “È splendida e i napoletani sono calore umano e intelligenza, senso dell’umorismo e generosità. Spero di portare ancora avanti la mia carriera nel Napoli. Vediamo cosa sarà, ma spero in me stesso. E poi sono legato a Castel Volturno, dove vivo. Pensi che mi conferiranno la cittadinanza onoraria. E io sono molto grato è orgoglioso di questo”. Sempre mantenendo toni carichi di entusiasmo, parlando della popolazione ha detto: “I napoletani sono caldi, competenti , vivono il calcio come un gioco, ma un gioco importante. Per un calciatore è l’ambiente ideale. Aggiunga il mare meraviglioso e il mangiare sopraffino ed è spiegato facilmente perché chi arriva a Napoli difficilmente ha poi piacere ad andarsene”.

Intervista Hamsik: “Ancelotti persona aperta”

Ma, parlando di calcio giocato, Hamsik ha spiegato quali sono, secondo il suo parere, le difficoltà di vincere uno scudetto per un club come quello azzurro: “Per la semplice ragione che ci sono squadre molto forti, squadre costruite da anni per vincere in Italia. Squadre che ora sembrano costruite persino per vincere in Europa”. Sugli obiettivi stagionali Marek non si esprime ancora: “E’ presto, siamo all’inizio del campionato. Però la squadra non è cambiata moltissimo. Ogni giocatore, nel nostro sistema, è fondamentale. Come lo è il mister. Che apporta le sue nuove idee, con equilibrio e saggezza, su un modo di giocare collaudato nel tempo. Per il resto la squadra è sempre la stessa. Può fare molto bene. In campionato e in Europa”. Per Carlo Ancelotti, nuova guida tecnica della squadra, ci sono parole di stima: “Siamo tutti soddisfatti di Ancelotti. Il mister ci ha fatto capire, in poche settimane, di essere una persona stupenda, aperta. Ci dà tanti consigli, è molto simpatico e sta lavorando molto bene. Non per caso ha vinto dovunque è stato, in Europa”.

Hamsik, Sarri e i vecchi ricordi

“Siamo un po’ tutti scettici dopo le amichevoli disputate – ha affermato il trentunenne – ma in campionato si è visto quanta grinta ci mettiamo. Siamo sempre una buona squadra che vuole giocare e divertire. Non abbiamo vinto tanto, finora, ma abbiamo una gran voglia di farlo”. Le differenze col vecchio allenatore del Napoli sembrano essere davvero profonde. Parlando di Sarri, infatti, Hamsik ha chiarito: “Era un uomo del campo, viveva ventiquattro ore su ventiquattro in campo. Era davvero malato, veramente, non trascurava niente, neanche i minimi particolari”. Infine facendo un salto nel passato con la memoria ha ricordato i suoi momenti più belli con la maglia azzurra: “Quando abbiamo vinto la Coppa Italia contro la Juventus, nel 2012. Una gioia incredibile. E poi quello con il Milan quando attraversai il campo con la palla al piede e poi segnai. Il compagno di squadra più intelligente? Pepe Reina. Grande cervello, grande persona. Un leader”.