Una nuova polemica contro la Lega Serie A. Protagonista indiscusso ancora una volta Juan Jesus, sempre molto attivo sui social: spunta tutta la verità
Un post polemico sull’account della Lega Serie A che ha messo in risalto i successi degli azzurri. Il centrale brasiliano del Napoli ha voglia di andare avanti, ma il suo legame contrattuale terminerà a fine giugno. Conosciamo nel dettaglio le sue dichiarazioni che hanno già fatto il giro dei social.
Sono stati giorni di festeggiamenti infiniti dopo il trionfo Scudetto. Juan Jesus è stato quello più coinvolto visto che è nella città partenopea ormai da tanto tempo. Ha avuto qualche difficoltà di troppo anche fuori dal campo, ma il centrale brasiliano dovrà prendere una decisione per il futuro. Il suo contratto è in scadenza a fine giugno, ma la sua volontà è quella di proseguire la sua avventura in maglia azzurra. Il suo futuro sarà deciso dall’allenatore che ci sarà in vista della prossima stagione: Conte ci sta ripensando, mentre in pole ci sarebbe Max Allegri. Nei prossimi giorni si conoscerà tutta la verità ufficiale.
Napoli, la polemica di Juan Jesus: la verità sui social
Pochi minuti fa ha fatto già il giro dei social la polemica del brasiliano che si è scagliato contro l’account della Lega Serie A. Ecco tutta la verità di quello che è successo.
Juan Jesus ha dato il suo contribuito durante la stagione con Conte che si è fidato di lui. Buongiorno ha saltato più di 15 sfide di campionato, ma il centrale brasiliano subito è sceso in campo senza problemi. Pochi minuti l’account della Lega Serie A ha elogiato la difesa del Napoli, ma non è presente Juan Jesus. Il giocatore azzurro, sempre molto attivo sui social, ha subito commentato: “Ma uno spazio per Scuffet, Mazzocchi, Spinazzola e Marin? Non dico io, perché ho “giocato” solo contro il Verona all’andata. Nelle altre partite c’era mio fratello gemello. Chiedo solo per un amico niente di serio”.
Un nuovo post polemico nei confronti della Lega Serie A: la difesa del Napoli è stata la migliore d’Europa, ma nel post non sono presenti nè lui e nè altri suoi compagni di reparto. Ancora un colpo basso per chi ha dato l’anima in campo sposando la causa azzurra sotto la gestione Conte.