Volano gli stracci dopo la figuraccia in Champions contro il PSV
Il Napoli è una polveriera, lo spogliatoio è in subbuglio. La figuraccia di Eindhoven rischia di far prendere una brutta piega alla stagione degli azzurri.
Come suo solito, Conte ha scaricato su altro e altri le responsabilità della sconfitta, o meglio di una debacle storica che fa il paio con il brutto ko di sabato scorso in casa del Torino. Il tecnico non sembra avere del tutto in pugno la squadra, con le prime crepe che sono già piuttosto evidenti.
Nella squadra ci sono più ‘casi’, ma a spiccare è quello di Noa Lang. A ‘Ziggo Sports’, subito dopo il 6-2 e mentre Conte tirava fuori una scusa dietro l’altra, l’esterno preso proprio dal PSV in estate è andato all’attacco.
Nel mirino del classe ’99, che fin qui ha giocato appena 110 minuti (ieri è subentrato a mezz’ora dalla fine), proprio il suo allenatore: “Gioco poco? Preferisco non dire nulla a riguardo. Penso che ogni giocatore voglia giocare. Non so cos’altro posso fare, mi sto allenando duramente.
Devo mordermi un po’ la lingua. Ma non ho altra scelta. Se parlo con Conte? No, non così tanto. Gli ho parlato una volta…”.
‘Ziggo Sports’ ha ottenuto una mezza replica, altrettanto durissima, dallo stesso Conte: “Noa deve lavorare, quando deciderò lo manderò in campo. Altrimenti rimarrà in panchina”. È chiaro ormai come il rapporto tra i due sia davvero ai minimi termini. De Laurentiis ha investito poco meno di 30 milioni per Noa Lang, una cifra importante e un investimento fin qui fallimentare. E forse anche per colpa di Conte, in evidente confusione.
Noa Lang e il possibile addio a gennaio
Se la situazione non dovesse cambiare a gennaio se non prima Noa Lang potrebbe chiedere la cessione. Per il Mondiale, del resto, serve giocatore con regolarità.