Da ieri, dalla sfida contro il Verona, il Napoli ha una conferma in più per il reparto offensivo e corrisponde al nome di Manolo Gabbiadini. Assoluto protagonista nel match di ieri pomeriggio al San Paolo, il numero 23 azzurro non ha fatto per niente rimpiangere l’assenza di Gonzalo Higuain, che ha potuto ammirarlo ed applaudirlo dalla tribuna. Arrivato nel gennaio del 2015 alla corte di Benitez, l’attaccante bergamasco come esterno d’attacco lo scorso campionato aveva fatto vedere cose pregevoli. Tra campionato e coppe ben 11 goal in 30 presenze. Il ruolo da vice Higuain l’ha penalizzato e non poco quest’anno, nonostante ciò Gabbiadini quando è stato chiamato in causa, ha risposto sempre in maniera più che positiva. A parlare per lui sono i numeri : in campionato solo 438 minuti giocati con 3 goal all’attivo, nelle coppe invece conta 375 minuti giocati con 4 goal. In tutto sono 813 minuti in campo con 7 reti, con una media di un goal ogni 116 minuti. Numeri di tutto rispetto che, sommati a quelli dello scorso campionato, danno vita ad una statistica che vede l’attaccante ex Samp come l’italiano più prolifico nel rapporto reti segnate/minuti giocati, 1 goal ogni 120’ è il dato che riporta la sua agenzia .
Sabato sera contro l’Inter Sarri si dovrà affidare di nuovo al suo sinistro magico per blindare il secondo posto e tenere accesa una piccola speranza per il primo. Nella sua carriera Gabbiadini ha messo a segno appena un goal in 10 partite giocate contro l’Inter, quando era il lontano 2013 ed indossava la maglia del Bologna. Una media questa che Manolo vorrà sicuramente migliorare, per far capire ai critici che il Napoli non è Higuain dipendente e per dimostrare a Sarri che ha sbagliato fin’ora a farlo giocare così poco quest’anno. Perché se sei l’italiano più prolifico degli ultimi due campionati, forse una maglia per l’Europeo la meriti.
di Roberto Rossi
