LA NOTTE DEI DESIDERI – Dalla caccia a Cavani alla sfida col Milan

Maurizio Sarri © Getty Images
Maurizio Sarri © Getty Images

 

Una notte attesa, dopo una notte d’attesa. Si, perché l’ultima passata non è stata una notte qualunque, la solita notte pre-gara in vista di una gara complicata, difficile, un big match aspettato da tutti, ma un intricato gioco di mercato, tra smentite, conferme, qualche foto rimbalzata da Parigi e qualche voce poi non concretizzata.
Tutto parte poco prima della mezzanotte: “Cavani è a Napoli“, dice una voce – anche abbastanza autorevole – del giornalismo napoletano. E via alla ricerca. Il lungomare si popola, anziché svuotarsi com’è giusto che sia, e le 3 del mattino diventano nuovo orario di punta. I tifosi, che seguono con affanno il calciomercato Napoli, formano una lunga capannina alla porta di uno degli alberghi più noti della città, di quelli che affacciano sul mare, che ti danno i profumi giusti; uno di quelli in cui, insomma, Edinson Cavani, tornerebbe a respirare l’aria azzurra. La notte si interrompe in un nulla di fatto, perché le foto sono magistralmente artefatte, le voci non confermate, le stanze occupate, si, ma non da Cavani.

CACCIA AL MATADOR

L’uruguaiano a Napoli non c’è. O almeno, nessuno ne ha la certezza. Come nei momenti di maggiore interesse comunicativo, si lancia l’hashtag: #hovistocavani. Ma in realtà Cavani nessuno lo vede. Napoli torna a dormire, ma con un sogno in più; le voci dei giorni scorsi cominciano a trovare un fondo di verità, qualcosa c’è ma non è il momento di svelarla al mondo ed annunciar un ritorno che farebbe impazzire di gioia i tifosi.
Si torna a parlare di Kalinic, il croato che potrebbe sostituire Gabbiadini nell’attacco azzurro; meno entusiasmante di Cavani, ma una pedina che potrebbe rappresentare anche la mossa giusta per il Napoli di Sarri. Esperto, concreto, abile ed arruola bile, chioccia perfetta per chi, come Milik, deve diventare a Napoli un fuoriclasse del ruolo.
La Fiorentina non vuole lasciarlo andare, ma gli azzurri ci provano: Gabbiadini parziale contropartita o partente verso la Premier; in quel caso la cifra incassata sarà tutta per l’ultimo affare, quello che potrebbe cambiare le sorti del Napoli e di Sarri, ancora in attesa che la sua rosa, tra entrate paventate ed uscite indispensabili, abbia una forma definitiva.

L’ESORDIO DI MILIK

Alle spalle di tutto questo, il Milan. La sfida coi rossoneri passa in sordina, ma in realtà è l’unica cosa che al momento dovrebbe interessare. Arriva Montella al San Paolo e Sarri sa che non si potrà ripetere la prestazione di bassa qualità vista per almeno un tempo nell’esordio di Pescara. Quindi, spazio agli altri, a quelli che hanno il fuoco negli occhi, quelli che all’Adriatico hanno cambiato le sorti del match. “Bocciature” per Insigne e proprio Gabbiadini, dentro Mertens, l’uomo è il salvatore, con Milik. Sarri ha espresso tutto il suo stupore per il polacco, già integratosi perfettamente col gruppo e la realtà napoletana, uno che, a 22 anni, può soltanto migliorare ciò che con la maglia dell’Ajax ha già fatto vedere.
Quella contro il Milan potrebbe essere la sua prima sfida da titolare, nel debutto assoluto al San Paolo. Fuorigrotta non sarà piena stasera – solo 25mila spettatori attesi per una sera di fine agosto con ospite il diavolo rossonero – ma potrà essere determinante.
Le ambizioni del Napoli ripartono da qui, in attesa di una sosta che porterà via da Castel Volturno molti elementi e che lascerà Sarri libero di lavorare sugli ultimi arrivati. Diawara, ieri ufficializzato, sarà a sua disposizione, Rog potrebbe seguirlo a stretto giro di posta, poi il probabile Maksimovic.
E in attacco un nuovo elemento che sappia infiammare la piazza: i tifosi, nella agitata notte del lungomare, hanno già deciso il loro preferito.

 

a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

 

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