Siena rimaneggiato, ma la finale fa gola a tutti

 

di Nicola Lo Conte

 

Quando è sceso in campo per il terzo turno di Coppa Italia contro il Torino, il 21 agosto scorso, era difficile ipotizzare che il Siena potesse spingersi fino all’anticamera della finale dell’Olimpico. Invece, eliminati nell’ordine Torino, Cagliari, Palermo e Chievo – le ultime tre in gara secca in trasferta, risultato senz’altro ragguardevole – e battuto anche il Napoli nel primo segmento di semifinale. Il 2-1 è certo un vantaggio minimo, ma i bianconeri sono consapevoli di poter giocare su due risultati su tre al San Paolo per conquistare l’atto conclusivo del torneo, che potrebbe spalancar loro addirittura le porte dell’Europa, e sarebbe davvero un traguardo storico e clamoroso. Siena che dovrà tenere un occhio anche al campionato, dove la salvezza è ancora tutta da conquistare: la gara persa in casa col Novara avrebbe potuto essere un mattone pesante portato alla causa, ed invece i sei punti di vantaggio sul terz’ultimo posto occupato dal Lecce non lasciano tranquilli, per quanto siano un  margine non proprio esiguo. Ma nonostante le succitate esigenze, è fuori discussione che i toscani daranno tutto per passare il turno: arrivati a questo punto, a nessuno piace perdere. E del resto, guai a sottovalutare chiunque, come la gara di un mese e mezzo fa al ‘Franchi’ ha abbondantemente dimostrato.

Giuseppe Sannino, allenatore del Siena originario dell’hinterland vesuviano – precisamente di Ottaviano – è solito schierare la sua squadra con un 4-4-2 piuttosto compatto, e dovendo difendere il vantaggio dell’andata, è facile intuire che le linee saranno più schiacciate del solito, con difesa e centrocampo che in fase di non possesso andranno sostanzialmente a saldarsi, per chiudere tutti i varchi alla manovra del Napoli, predisponendo raddoppi sistematici, sia sugli esterni che per vie centrali, ed impostando dunque la più classica delle gare di contenimento e contropiede.

Quanto agli interpreti, in campo dovrebbero scendere molte seconde linee, sia perché sono state loro a farsi strada nel torneo, sia per le numerose assenze per infortunio. In porta, come nelle altre gare di coppa, dovrebbe esserci Farelli. In difesa, Vitiello potrebbe essere confermato sulla destra vista anche l’indisponibilità di Angelo, ma non è da escludere l’abbassamento di Giorgi; tra i centrali, stante l’assenza di Contini, Belmonte dovrebbe fare coppia con Terzi (vista la squalifica di questi in campionato), mentre sulla sinistra è probabile l’avvicendamento di Del Grosso con Rossi. A centrocampo, rotazioni limitate considerando i forfait di Bolzoni e D’Agostino: nel mezzo Parravicini darà con tutta probabilità fiato ad uno tra Vergassola e Gazzi, sugli esterni potrebbero esserci gli inserimenti di Mannini e Grossi, da valutare in che posizione, essendo intercambiabili. In attacco, fuori causa Calaiò e Destro, quasi certa la presenza di Larrondo; i dubbi sono sul suo partner d’attacco: probabile che Bogdani riposi per il campionato, restano a giocarsi una maglia Brienza e Gonzalez.

 

Probabile formazione (4-4-2): Farelli; Vitiello, Belmonte, Terzi, Rossi; Mannini, Gazzi, Parravicini, Grossi; Larrondo, Gonzalez.

 

 

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