Prima Cavani, poi Cannavaro: Il Napoli risorge con il Novara

di Vincenzo Matino

Era la partita giusta per ripartire, l’ultima chiamata utile per tentare di dare un senso a questo finale di campionato. Il Napoli non ha fallito l’appuntamento con i tre punti, che hanno un peso ancor più importante visto il pareggio dell’Udinese di questo pomeriggio, sul campo del Chievo Verona. Dopo 2 punti in 5 partite e tre sconfitte consecutive, era fondamentale ripartire, ottenere una vittoria anche giocando male, come ha dichiarato lo stesso Walter Mazzarri nella conferenza stampa di ieri. Il Napoli è sceso in campo motivato, voglioso di riprendersi la scena di un campionato, che fino a un mese fa era da sogno. Nonostante il singolare infortunio subito dall’arbitro dopo soli due minuti, che ha fatto interrompere la gara per ben 20 minuti, gli azzurri non hanno perso la concentrazione. Hanno imposto fin da subito il loro ritmo, allargando spesso il gioco sugli esterni cercando di allargare le maglie di un Novara tutto chiuso in area di rigore, sfruttando soprattutto un ritrovato Christian Maggio, autore di una prestazione eccelsa dopo diverse partite di stop. In avanti, Cavani ha sopperito alle assenze di Lavezzi e Pandev, aiutato da un ottimo Dzemaili schierato come trequartista e da Hamsik, fresco di rinnovo e pronto a dimostrare di essere un vero leader, pronto a caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti difficili.Il gol è arrivato in modo fortuito, sfruttando un pallone svirgolato dal portiere, che Cavani ha avuto la freddezza di depositare in rete. Dopo l’1-0, il Napoli non è apparso appagato, ha invece aumentato il ritmo del match, riuscendo a trovare il raddoppio con Paolo Cannavaro, in seguito agli sviluppi di un calcio d’angolo. Il primo tempo si è chiuso sul 2-0.

Nella ripresa, il Napoli non è mai calato d’intensità, memore di partite passate, in cui spesso sono stati regalati gol e persi punti, in modo ingenuo. Il centrocampo non ha mai sofferto, con il solito Gargano inesauribile e un Inler, presenza fissa davanti alla difesa pronto a far girar palla. La squadra è sembrata ritrovata anche da un punto di vista fisico. Il rientro di Maggio ha ridato quella velocità, che spesso era mancata nelle ultime partite. La difesa ha subito poco o nulla, bloccando senza troppi problemi sia Caracciolo che Mascara. Nel finale di gara Mazzarri ha concesso circa 15 minuti a Vargas, il quale ha cercato di proporsi in avanti quando però la partita era in fase calante. Napoli – Novara è stata anche l’occasione per l’esordio di Ammendola nella massima serie. Classe ’90, il ragazzo è ormai aggregato alla prima squadra stabilmente e quest’oggi, ha avuto l’opportunità di calcare l’erba del San Paolo, anche se per pochissimo tempo. E’ forse ancora presto per parlare di crisi superata, è però certo che dopo tanti risultati e soprattutto prestazioni non all’altezza, i ragazzi di Mazzarri hanno dato un segnale forte al campionato, dimostrando di aver ancora voglia di lottare fino all’ultimo secondo dell’ultima partita, per un terzo posto che valrebbe la Champions League. Se arrivarci è stato bello, ritornarci sarebbe stupendo.

NAPOLI – NOVARA 2-0

NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Dzemaili, Inler (65′ Vargas), Zuniga(83′ Dossena); Hamsik(91′ Ammendola); Cavani. A disposizione: Colombo, Fernandez, Fideleff, Britos, Dossena, Ammendola, Vargas. All. Mazzarri

NOVARA (5-3-2): Fontana; Morganella, Lisuzzo, Centurioni, Paci(78′ Dellafiore), Gemiti; Radovanovic, Porcari, Jensen; Mascara(77′ Rubino), Caracciolo. A disposizione: Coser, Dellafiore, Rinaudo, Mazzarani, Pesce, Rubino, Morimoto. All. Tesser

MARCATORI: Cavani(N) 21′, Cannavaro(N) 37′

ARBITRO: Daniele Doveri di Roma

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