Novothny, il giovane attaccante ungherese che esulta in italiano

 

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Il suo sogno è vincere, un giorno, il premio per il gol più bello dell’anno. E non solo perchè l’oscar è stato assegnato, dal 2002, a grandi campioni del calibro di Cristiano Ronaldo e Leo Messi. Soma Novothny, attaccante di Veszprem, 18 anni e 185 centimetri di forza fisica, punta centrale della Primavera del Napoli già aggregato alla prima squadra, ha un obiettivo ben più nobile. Conquistare quel riconoscimento per rendere onore al calciatore al quale la Fifa ha dedicato il premio: Ferenc Puskás, uno dei più grandi centravanti della storia del calcio, ungherese come lui. Nessun paragone,
giammai. Solo devozione a un mito che è orgoglio di un Paese. Il ragazzotto magiaro, però, non sarà una meteora calcistica. I suoi numeri già parlano chiaro. Nella squadra della sua città, Vezprem, un paesone da 60.000 abitanti,
ha esordito nel campionato nazionale a 16 anni. I primi minuti giocati alla terzultima partita di campionato, poi anche la prima rete nella giornata finale del torneo contro il Kaposvolgye. L’anno successivo, a 17 anni, lo sbarbatello è già protagonista: maglia da titolare e nove reti nelle 13 gare giocate.

A questo punto i talent scout si lanciano sull’obiettivo. E sono quattro le squadre che per prime tentano di portarlo via dall’Ungheria. Una è tedesca, il Colonia. Un’altra è inglese, il Sunderland. Poi ci sono due italiane: Chievo Verona e Napoli. Gli osservatori del Napoli sono, però, i più lesti. E lo portano subito in maglia azzurra investendo quasi centomila euro. L’attaccante ripaga immediatamente i suoi estimatori con buone prestazione al torneo di Viareggio e, poi, con sei gol in otto partite nel campionato Primavera. Il primo contro i pari età del Palermo, poi la prima doppietta nella sfida con il Pescara, a seguire le altre realizzazioni subite da Lazio, Ascoli e Gubbio.

Mazzarri lo nota immediatamente. E non rinuncia a portarlo in Trentino, quest’anno, per il ritiro del Napoli. Il baby ungherese si allena come un matto e il tecnico toscano lo ripaga dandogli spazio nelle amichevoli. Fino al minuto 32′ della sfida col Grosseto. Quando su cross di Hamsik, il ragazzo ungherese batte i difensori avversari e segna il suo primo gol ufficiale con la squadra dei grandi. L’occasione non poteva essere migliore. Sugli spalti erano arrivati mamma e papà. Ma, soprattutto, Flora: la giovanissima fidanzata dell’attaccante ungherese. “Sono felicissima, questo è un momento speciale” sono state le uniche parole – dette in italiano – che la ragazza è riuscita a pronunciare dopo il gol di Soma. I compagni di squadra lo apprezzano per la grande volontà oltre che per il talento. Novothny ha grandi potenzialità tecniche oltre a una dimensione tattica già ben strutturata. La sua forza fisica è già impressionante, i suoi
inserimenti veloci nonostante la stazza. Un attaccante moderno, insomma. Che cerca di imparare ilmestiere da Pandev e Cavani, che osserva sempre negli allenamenti cercando di emulare movimenti e colpi. “Ma il suo eroe calcistico è Cristiano Ronaldo” ammette mamma Maria. Che sugli spalti dello stadio di Dimaro non è riuscita a trattenere l’emozione quando suo figlio ha piazzato la zampata vincente.

 

Fonte: Corriere del Mezzogiorno

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