Prezzi alti, pagano anche i bimbi: calo di presenze al San Paolo

 

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C’era una volta il San Paolo, quello dei 64.626 spettatori di Napoli-Avellino (stagione 2004-05 in C-1, record dell’era De Laurentiis) ma anche dei 45.770 col Cittadella, la prima partita dopo il fallimento della vecchia società. Ora, invece, nonostante la squadra di Mazzarri sia seconda in classifica ed abbia vinto le prime 3 gare interne tra campionato ed Europa League, a Fuorigrotta non si èmai visto il pubblico delle grandi occasioni e domani sera contro la Lazio si sforerà, al massimo, il muro delle 35.000 presenze.

Calo impressionante – Anche il cassiere piange perché dai 3.153.376 euro di Napoli-Chelsea (record assoluto della storia del club) si è passati ai 358.855 euro della sfida di giovedì con il Solna. Contro Fiorentina e Parma in campionato al San Paolo c’erano rispettivamente 32.386 e 31.133 spettatori. Lo scorso anno furono 40.653 contro i viola e 41.042 contro gli emiliani. Anche gli abbonati sono in calo: circa 11.500 rispetto ai 15.600 dello scorso campionato, che tra l’altro ha fatto registrare il minor numero di presenze totali al San Paolo nell’era DeLaurentiis in A (752.363).

Torna la Nazionale? – La disaffezione da parte del pubblico è dettata dalle condizioni fatiscenti dello stadio, ma anche dai prezzi praticati dalla società: i Distinti, per fare un esempio, costano 40 euro (30 euro il ridotto, paga pure chi ha 4 anni). Chissà che i 60.000 non tornino sugli spalti per l’amichevole Italia-Francia del 14 novembre, che potrebbe disputarsi al San Paolo. La Nazionale non gioca a Fuorigrotta dal 2 settembre 2006 (Italia-Lituania 1-1) ed è attesa a Quarto dove la formazione locale, che milita in Promozione, è diventata il simbolo della lotta al racket.

La Gazzetta dello Sport

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