IL PUNTO – Reparto per reparto, mercato scoppiettante per gli azzurri: almeno quattro “in” e quattro “out”

 

di AntonioPapa

 

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Rifondazione. Sembra strano utilizzare questa parola per una squadra che, al netto della penalizzazione, sarebbe seconda; ma tant’è, la rosa del Napoli ha palesato parecchie criticità da sistemare a gennaio, e per ammissione degli stessi dirigenti azzurri in questo mercato di riparazione si interverrà in maniera massiccia sul mercato. Già pronta la lista della spesa stilata da Mazzarri: servono un attaccante di scorta e un esterno sinistro, per il centrocampista si vedrà. Ma il reparto che ha bisogno di più innesti è sicuramente la difesa.

 

TERZETTO DA (RE)INVENTARE – Campagnaro-Cannavaro-Aronica: il terzetto di titolarissimi della Champions di un anno fa potrebbe cambiare in toto. Motivi diversi alla base delle scelte, ma con tutta probabilità la difesa del Napoli, a partire da gennaio, potrebbe essere completamente rinnovata. Squalificato Cannavaro, per Aronica al Palermo manca solo l’ufficialità. Diverso il discorso di Campagnaro, che può essere ceduto onde evitare l’addio a parametro zero a giugno. Arriveranno quindi almeno due puntelli, pescati da una rosa di nomi tutta esperienza e affidabilità per il campionato italiano. Sembrano vicinissimi Burdisso e Silvestre, Andreolli, Zaccardo e Spolli possono essere i nomi di rincalzo. Più difficili Neto e Benatia, corteggiabili a partire da giugno, possibile Astori, vista la crisi economica del Cagliari. Tutti calciatori in grado di giocarsi il ruolo da titolare con Britos e Gamberini, l’unico che al momento appare inamovibile. Potrebbe cambiare anche il portiere di riserva: Rosati non convince più neanche per la Coppa Italia, possibile una cessione a titolo definitivo.

 

CENTROCAMPO CON LE ALI – Con Dossena in lista di sbarco, il primo acquisto del Napoli 2013 dovrebbe essere l’esterno sinistro. Si parla sempre di calciatori già rodati nel campionato italiano, con un nome che più di ogni altro sembra aver scalzato la concorrenza: è Pablo Armero dell‘Udinese, che secondo alcune voci provenienti da Udine avrebbe già preso casa a Napoli. Più defilati Peluso e Marchese, con una remota speranzella per Schelotto. Difficilmente, invece, arriverà invece un mediano, a meno di affari a basso costo. Mazzarri vorrebbe rilanciare Donadel, come dimostra l’ultima uscita contro il Siena. Si darà priorità ad altri reparti, poi se c’è tempo si prenderà anche un vice-Inler, con conseguente cessione dell’ex viola. La voce-Banega sembra più una boutade che una trattativa: il calciatore ha caratteristiche sulle quali Mazzarri non ha mai puntato, difficile che Bigon faccia uno sforzo consistente per portarlo in Italia. Idem per Nainggolan, che al massimo potrebbe essere trattato per la prossima stagione, quando il presidente ha promesso investimenti con i controfiocchi.

 

CIAO CIAO VARGAS – In avanti la musica è sempre quella: Vargas non ha convinto, serve un vice-Cavani affidabile. Bobadilla è una strada affascinante ma non convince fino in fondo, per quella famosa questione di adattabilità al calcio italiano, il filo conduttore dei discorsi fatti finora. Ecco perché il nuovo attaccante azzurro potrebbe venire ancora una volta dall’Italia. Si cerca una punta in grado da essere un complemento del Matador, oltre che un’alternativa. Calaiò, Floccari e Caracciolo sono i candidati principali, ma per tutti bisognerebbe prima districare gli intoppi. A meno che non si apra una strada per Immobile: il giovane attaccante ha rotto con la tifoseria genoana e potrebbe clamorosamente andar via. A quel punto un ritorno nella sua città natale – dove ritroverebbe il suo ‘gemello’ Insigne – non sarebbe per nulla impossibile.

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