ESCLUSIVA – Volpecina: “Non biasimerei Cavani se andasse via. Vi racconto Toro-Napoli dello scudetto”

 

 

Torino-Napoli evoca ai tifosi azzurri dolcissimi ricordi. Indimenticabile quella vittoria a Torino del 1986-87 che spianò la strada alla squadra di Ottavio Bianchi verso il primo scudetto. Napolicalciolive.com, in collaborazione con RadioSport24.com (canale 287 del digitale terrestre) ha chiesto un piacevole amarcord a Giuseppe Volpecina, terzino di quel Napoli per la prima volta campione d’Italia: “Come dimenticare quella partita? Vincemmo nel finale con un gol di Bruno Giordano. Il Toro era un’ottima squadra, difficilissima da affrontare, per noi fu un match importantissimo perché ci convincemmo che lo scudetto era possibile e ci diede la spinta per il rush finale”.

TORINO-NAPOLI OGGI – Sabato invece sarà una partita diversa. Lo scudetto sembra sfumare ma il Napoli deve tener duro per la corsa Champions. Volpecina è ottimista: “Si deve vincere a tutti i costi, per tenere lontano il Milan e recuperare punti importanti alla Juventus. Naturalmente bisogna guardarsi prima alle spalle, dato che i rossoneri sono più vicini, ma io non mollerei l’obiettivo Juve. Sono lontani, ma non lontanissimi. Bisogna crederci perché i bianconeri hanno un calendario difficile, peccato però per le tante occasioni perse per strada da Mazzarri e i suoi. Personalmente però resto preoccupato per lo scontro diretto a Milano: finora fuori casa li abbiamo persi tutti e bisogna assolutamente invertire la tendenza”. 

FUTURO INCERTO – In chiave mercato non si parla d’altro che del possibile addio di Mazzarri e Cavani alla maglia azzurra. Volpecina auspica un minimo di chiarezza in un momento chiave della stagione: “Io credo che la loro permanenza sia legata ai risultati che otterrà la squadra. Se il Napoli dovesse qualificarsi alla Champions ci sarebbero più possibilità, l’importante è che soprattutto per l’allenatore si dia una risposta in tempi brevi. Per quanto riguarda C avani invece la situazione è diversa. Vale un sacco di soldi ed è naturale che la società ne sia ingolosita, così come è normale che lui voglia andare a vincere qualcosa nel momento più importante della sua carriera. Se dovesse andar via non mi sentirei di giudicarlo. Cosa farei io? Non conta, io sono campano e il Napoli per me era un sogno, sarei sceso anche in serie Z con questa maglia”.

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