RIMESSA D’AFFONDO – Walter il mago

Il Napoli ne rifila tre al Pescara e rovina la festa alla vecchia Signora

 

 

di Domenico Ascione

 

Diciamoci la verità, festeggiare in casa del nemico non ha prezzo, altro che Mastercard. Ve lo ricordate il gol di Boselli nel derby della Lanterna di qualche stagione fa? Partita inchiodata sull’1-1, Genoa salvo da un bel pezzo, si va verso il più classico dei pareggi stracittadini e invece in piena zona Cesarini… bum! Girata con sinistro nell’angolino dell’attuale centrattacco rosanero e Sampdoria sprofondata nel baratro della serie cadetta. Un’esultanza feroce, impetuosa, per certi versi addirittura collerica. Preziosi e la Marassi rossoblù vanno in brodo di giuggiole non per un traguardo raggiunto dalla propria squadra, ma per un incredibile quanto inatteso fallimento di quell’altra.

Questa doveva essere la settimana del Sassuolo in serie A. Manco la sceneggiatura l’avesse scritta Spielberg, si giocava all’ “Alberto Braglia” di Modena, la tana del rivale per eccellenza. Sassuolo in vantaggio con una rete di Catellani dopo una prima frazione praticamente dominata. Ma il Modena non ci sta, così, grazie a una doppietta dell’ineffabile Ardemagni nella seconda metà di gara, le celebrazioni degli ospiti sono rimandate a data da destinarsi.

Questa doveva essere anche la settimana del ventinovesimo/trentunesimo scudetto juventino.

Scherzi di un calendario spiritoso, l’avversario di turno era l’inviso Torino. In caso di pareggio del Napoli in quel di Pescara, ai bianconeri sarebbero bastati questi tre punti per laurearsi matematicamente campioni d’Italia. E invece il Napoli a Pescara domina, con una prestazione solida e autoritaria. Una prestazione per una volta in più da grande squadra. Passano i Lavezzi, passeranno i Cavani, eppure gli azzurri anno dopo anno si migliorano, maturano, si amalgamano ch’è una meraviglia. Forse perché il vero fuoriclasse di questo Napoli non gioca, ma sta seduto in panchina a tormentare orologi e a stropicciarsi la giacca.

 

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