ESCLUSIVA – Mihajlovic: “Jovetic l’uomo giusto per il dopo-Cavani. Allenare a Napoli sarebbe fantastico”

 

dall’inviato Manuel Parlato

 

Giorni di vacanza per Sinisa Mihajlovic, che si gode il sole di Porto Cervo e partecipa ai Summer Games. L’attuale allenatore della Serbia è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Napolicalciolive.com parlando del mercato azzurro e di un desiderio che ha da tempo: quello di riprovare l’avventura nel campionato italiano e chissà, magari proprio sulla panchina del Napoli, che reputa ideale per le sue caratteristiche.
Caro Sinisa, parliamo innanzitutto di Cavani. Visto quanto sta accadendo, secondo te possiamo dare ormai per certa la partenza del Matador?

“A questo punto penso proprio di sì, ma anche se parte Cavani io credo che il Napoli possa essere competitivo e puntare comunque allo scudetto perché Benitez è un allenatore di caratura internazionale, che ha vinto tanto. E’ l’uomo giusto per fare ancora meglio, anche se sarà difficile dopo l’era Mazzarri”.


Può essere Jovetic l’uomo giusto per rimpiazzare Cavani?

“Sicuramente sì, sarebbe un innesto perfetto per questa squadra. Io che l’ho allenato posso dire che può giocare tranquillamente anche da prima punta, è uno che se messo nelle condizioni giuste può rendere tanto quanto il Matador”.

Da ex calciatore, come vedi la contestazione a Cavani da parte dei tifosi napoletani?

“Secondo me ci può stare, è naturale che i tifosi siano delusi da questa situazione. Ma credo sia giusto per un calciatore del calibro di Cavani aspirare ad un club di caratura internazionale. Non che il Napoli non sia importante, ma in un club come il Real o come il Chellsea Cavani potrebbe vincere subito, di tutto e di più, e ormai si è capito che è questo il suo desiderio principale”.

 

Come valuti Mertens, il primo acquisto del Napoli?

“E’ un ottimo colpo, a livello tattico credo sia l’ideale per il modulo di Benitez”.

 

Ti manca l’Italia? Ti piacerebbe tornare ad allenare dalle nostre parti?

“Sicuramente mi piacerebbe tornare ad allenare in Italia, mi manca la quotidianità dell’allenamento in una squadra di club, da voi poi sono sempre stato benissimo. Fino a dicembre sono legato alla Serbia, poi chissà. Il Napoli? Come si potrebbe rinunciare alla passione di un tifo come quello azzurro…”.

La Juve è ancora la squadra da battere? Il Napoli a cosa può puntare?

“Penso proprio di sì, ma ora come ora il Napoli può insidiarla e puntare al bersaglio grosso, che lo scorso anno è sfuggito per un soffio”.

 

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