IL PUNTO – Meno 7 al campionato: ecco gli ultimi tasselli per un mosaico tricolore

 

 

di AntonioPapa (Twitter: @antoniopapapapa)

 

Dal 18 al 25 agosto: manca una settimana esatta all’inizio del campionato. Il Napoli è stata sicuramente la squadra più attiva sul mercato, fra cessioni illustri e acquisti eccellenti, non solo sul piano del blasone. Non a caso sono in molti a considerare gli azzurri come la principale alternativa allo strapotere juventino degli ultimi anni, in un testa a testa che quest’anno rischia di farsi ancora più serrato, visto che il vantaggio sembra essersi assottigliato, e molto. Ora però, dopo un periodo di comprensibile riposo, è giunta l’ora di tornare alla carica e puntellare in modo definitivo la rosa di Rafa Benitez, che presenta ancora qualche spina e ha bisogno di un ultimo sforzo in ogni reparto. Fra occasioni e necessità impellenti, facciamo un po’ il punto della situazione.

 

DIFESA –  Con la porta blindata da due acquisti-top, la prima missione di Bigon è quella di trovare il giusto compagno per il già inamovibile Raul Albiol. Prima però serve cedere: con il nuovo innesto, due sarebbero di troppo. I principali indiziati sono Fernandez (Liga o Premier per lui) e Gamberini, che è sempre più vicino al Genoa; i rossoblu, però, dovranno prima cedere Granqvist. Attenzione comunque alla situazione Cannavaro, che chiede garanzie e uno stipendio più elevato: la cessione (Russia o Premier) non è impossibile. In pole position è tornato di prepotenza Davide Astori, dopo il ‘forfait’ di Skrtel, che ha deciso di restare al Liverpool. Più defilate le ipotesi Ranocchia e Otamendi, mentre il sogno-Sakho è destinato a rimanere tale: probabile che il francese si sia ‘promesso’ per fine contratto a qualche super-big europea. Peccato, sarebbe stato un colpaccio. Con il caos-Zuniga ben lontano dalla soluzione, resta ancora una voragine sulla fascia, a meno che non si voglia puntare ancora sullo spompato Dossena. L’ipotesi Montoya del Barcellona aprirebbe a una cessione di Mesto o addirittura di Maggio, da sempre in orbita-Mazzarri. Attualmente però l’ipotesi sembra abbastanza remota. Se Zuniga va via servirà uno che se la giochi con Armero. Potrebbe essere Antonelli del Genoa.

 

CENTROCAMPO – Qui Benitez non ha dubbi: se deve esserci un rinforzo, che sia un big. Altrimenti si va avanti con gli svizzeri e il pulcino Radosevic. Se il 10 agosto avesse visto mille stelle cadenti, per mister Rafa avrebbero avuto tutte lo stesso nome. Javier Mascherano. Autentica ossessione del tecnico, l’argentino si è promesso al Napoli qualora la situazione dovesse degenerare. Attenzione, perché l’arrivo del jefecito potrebbe essere anche un deterrente per l’acquisto di un nuovo difensore, data la sua proverbiale duttilità. Di alternative all’argentino ce ne sono poche, e tutte con il cartellino “saldi” attaccato allo scarpino. Gareth Barry del Manchester City, Lass Diarra dell’Anzhi. Entrambi plausibili, ma solo a costi contenuti. Le follie ora si fanno soltanto per i Mascherano. Intanto, occhio alla situazione Gargano: vista la penuria di offerte, il Mota potrebbe anche restare da separato in casa.

 

ATTACCO – In avanti il Napoli si è mosso per tempo: con Mertens, Callejon e Higuaìn c’è poco da preoccuparsi. Pandev dà garanzie sia come vice-Hamsik che come vice-Higua, quindi serve giusto un puntello per non trovarsi scoperti dal punto di vista numerico. Matri fa l’Amleto e spazientisce i tifosi, Osvaldo è stato depennato da De Laurentiis in persona, Martinez si mette e si toglie dal mercato a giorni alterni. Di alternative credibili ne restano poche, tutte praticabili per motivi diversi. Yilmaz per la credibilità internazionale (ma difficilmente accetterebbe la panchina), Duvan Zapata per la futuribilità (ma non abbiamo già Vargas?), Gilardino perché il Genoa aspetta solo una chiamata per liberarsene. Attenzione anche alla pista Cardozo, difficile ma non impossibile. Fra tanti nomi resta il flebile sussurro di Abel Hernandez, classe ’90 e scuola Cavani, uno che quando sta bene vede la porta anche bendato. Abbastanza per azzardare una trattativa con l’amico Zamparini. Chissà, magari la ciliegina sulla torta potrebbe essere proprio lui.

 

 

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