GLI AVVERSARI – La Coppa Italia è solo un ricordo: Lazio e Petkovic sull’orlo del precipizio

 

 

di Pasquale La Ragione (Twitter: @pasqlaragione)

 

Sembrano passati dieci anni dalla vittoria della Coppa Italia contro la Roma. Invece era il 26 maggio 2013, giusto qualche mese fa. Un inizio di campionato tutt’altro che esaltante per la Lazio, niente sta andando come i tifosi avevano previsto. Quella storica vittoria doveva essere un punto di partenza e non un punto d’arrivo. Attribuire tutte le colpe a Petkovic non sembra adeguato visti i miracoli compiuti dal tecnico svizzero nella passata stagione, con una squadra ai limiti della competitività. Sul mercato c’era bisogno di un maggiore sforzo da parte di Lotito (per gli amici Lotirchio) e puntellare la rosa in modo diverso. Certo, il presidente biancoceleste si è dato da fare: sette milioni per Biglia e otto milioni e mezzo per Felipe Anderson. Due ottimi giocatori, specialmente il secondo che ha incantato tutto il Brasile insieme a Neymar con la maglia del Santos. Un talento, però, per il momento, inesploso. Vlado Petkovic aveva bisogno di un attaccante che sapesse sostituire degnamente Klose, che a 35 anni non può continuare a portare tutta la Roma laziale sulle sue spalle. I continui infortuni lo hanno messo KO più volte, ma è riuscito a collezionare nove presenze mettendo a segno due reti contro Cagliari e Juventus. Numeri a cui il campione tedesco non ci ha abituati nel corso della sua esperienza italiana. Stesso discorso per Hernanes: il trequartista brasiliano ha subito una totale involuzione, a causa di una condizione fisica non ottimale, ma anche di una situazione contrattuale complicata tipica dei calciatori che in qualche modo contrastano le idee di Lotito. I problemi per la Lazio non finiscono qui, perchè anche la fase difensiva ha lasciato parecchio a desiderare con un Cana adattato e un Dias mai così in difficoltà. L’unica certezza per Petkovic è rappresentata da due uomini: Federico Marchetti e Antonio Candreva. Entrambi due capisaldi dello scacchiere del tecnico, soprattutto il centrocampista ex Cesena che incanta i tifosi laziali da due anni a questa parte. E’ lui l’uomo più pericoloso della squadra, ma il talento di Hernanes potrebbe riemergere da un momento all’altro. Nelle ultime tre partite la Lazio ha conquistato solo due punti con due pareggi contro Sampdoria e Parma, ma prima una clamorosa sconfitta contro il Genoa all’Olimpico. L’esonero è dietro l’angolo per Petkovic, contro il Napoli si gioca tutto.

 

COME GIOCA – Petkovic ha messo in campo la sua Lazio con diversi schemi tattici, cambiando tantissime volte il modulo di base. E contro il Napoli potrebbe esserci l’ennesima modifica: 3-4-3. In porta Marchetti. La difesa a tre con Biava, Cana e Radu. Cavanda e Lulic sulle corsie esterne, con Ledesma e Gonzalez al centro. In attacco il tridente Candreva, Klose e Felipe Anderson. Si gioca un posto anche Keita, unica nota positiva per i laziali. Petkovic si affida completamente alle cavalcate di Candreva che possono mettere in difficoltà chiunque, e spera in un ritorno al goal di Klose (ancora in dubbio). La vittoria di giovedì sera in Europa League potrebbe giovare al momento psicologico della squadra, soprattutto per Felipe Anderson che ha messo a segno la sua prima rete con la maglia biancoceleste. Si affrontano due squadre in netta difficoltà: il Napoli ha bisogno di dimenticare in fretta la delusione Champions e questa partita è l’ideale per farlo.

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