GLI AVVERSARI – Duri a morire: il Chievo di mister Corini

 

di Pasquale La Ragione (Twitter: @pasqlaragione)

 

Ancora una volta ci è voluto lui: Eugenio Corini. Il Chievo, dopo un inizio di stagione disastroso sotto la guida Sannino, è tornato a lottare con convinzione per la salvezza: al nuovo tecnico è bastato mettere insieme una serie di risultati utili per far quadrare la situazione in classifica. Gli ultimi risultati, però, non fanno dormire sonni tranquilli a Corini: l’ultima vittoria risale all’otto dicembre scorso contro il Sassuolo: partita finita 1-0 al Mapei Stadium. Nonostante i valori tecnici non siano così elevati, il Chievo resta una delle squadre più difficile da affrontare del campionato, soprattutto per un Napoli che cerca di scardinare le difese avversarie attraverso il possesso palla e il contropiede rapido. La tattica di Corini è puramente difensivista: una difesa a tre che si trasforma a cinque in fase passiva, con tre centrocampisti poco avvezzi all’attacco. In avanti forse l’uomo più pericoloso della rosa: Cyrill Thereau. Qualità tecniche importanti abbinate a un’ottima struttura fisica, ma poco sostegno da parte dei compagni e in generale da un calcio poco (per dire un eufemismo) offensivo. L’attaccante francese non sta attraversando un buon periodo sul piano realizzativo: un problema che non coinvolge Alberto Paloschi, suo compagno di reparto, che ha già messo a segno una doppietta all’andata agli azzurri. E’ stato un suo bellissimo goal a portare il Chievo in vantaggio sull’Inter a San Siro (poi raggiunto dalla rete di Nagatomo). L’idea di gioco espressa da questa squadra non è adatta ai palati più delicati, ma che permette al Chievo, sistematicamente, di rimanere nella massima serie anno dopo anno. Questa volta sembrava davvero più complicata del solito, ma Corini ha dato una scossa decisiva e inaspettata: il cammino è ancora lungo, i punti da conquistare per la salvezza sono ancora tanti. Ma questi, a forza di catenaccio, non si arrendono mai…

 

COME GIOCA – Come abbiamo già detto, il modulo di Corini prevede una difesa a tre che in realtà si trasforma a cinque. In porta l’inamovibile e affidabile Puggioni. In difesa Frey, Dainelli e Cesar, con Sardo e Dramè sulle fasce. A centrocampo Bentivoglio, il capitano Rigoni e Hetemaj. Termina lo scacchiere il tandem d’attacco Thereau-Paloschi. Questa è la formazione che dovrebbe scendere in campo al San Paolo contro il Napoli. La squadra può contare su una mentalità difensiva forte e nella giocata di Thereau che può inventare qualcosa in qualsiasi momento della partita. E soprattutto Corini spera che Paloschi continui a metterla dentro. Il Chievo è davvero difficile da affrontare, ma il Napoli è superiore sotto ogni aspetto e sono queste le partite da vincere per raggiungere i grandi obiettivi. Il San Paolo non mancherà all’appuntamento: con la speranza che quella di Bologna sia stata solo una macchia pronta a essere “pulita” con una grande prestazione contro i gialloblu.

 

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