Acerbi ha vinto la partita più difficile, il tumore è sconfitto: “Pronto a tornare in campo”

Francesco Acerbi torna in campo, ha sconfitto il tumore per una seconda volta. E’ pronto a ripartire, indossare di nuovo la maglia e calzare le scarpette per respirare ancora l’odore del prato calpestato dai tacchetti. Le cure durissime, l’anima in riserva e il cuore che non parte sono un brutto ricordo. Acerbi ce l’ha fatta di nuovo. Forte come una roccia, dopo sette mesi si terapie specialistiche sta per scattare l’ora del rientro ed è stato lui stesso ad annunciarlo ad amici e tifosi. “Sono pronto a tornare – ha rivelato su Facebook -. Adesso viene il bello – annuncia Acerbi – riconquisterò tutto quanto ho lasciato indietro. Lo faccio per me e per la mia famiglia. Da oggi cambio registro. Ho avuto tanti giorni per riflettere e capire le persone con cui voglio andare avanti e che meritano la mia fiducia. Le altre le cancellerò”.

La battaglia contro il tumore di Francesco Acerbi

Tutto era cominciato a luglio dell’anno scorso quando, appena arrivato al Sassuolo, sembrava che la vita di Acerbi andasse in frantumi: gli viene diagnosticato un tumore ai testicoli ed è costretto all’intervento operatorio. Un calvario, chissà quando finirà e semmai tornerà in campo. Come vivere un incubo a occhi aperti: la prima diagnosi dello staff medico del club non lascia spiragli: “Al calciatore sono stati riscontrati valori ematochimici indicativi di una possibile patologia dell’apparato uro-genitale – si lesse nel comunicato di allora -. A seguito di un’indagine ecografica è emersa la presenza di una neoformazione a tale livello che ha comportato l’immediato intervento chirurgico al San Raffaele di Milano”.

Acerbi, il calciatore che ha sconfitto la malattia

“Tornerò più forte di prima”, disse in quei giorni sospesi tra le prime cure intensive e l’asportazione chirurgica di uno dei testicoli. E fu di parola perché a settembre, a distanza di 2 mesi dall’intervento, dopo aver vinto la sua partita più importante, quella contro il tumore, acerbi è tornò in campo in Verona-Sassuolo. ”Quando entro in campo ringrazio sempre il cielo – affermò nel post partita -. Sono uscito bene dalla malattia perché son stati bravi i dottori e dal canto mio son cresciuto molto diventando più uomo. Ho lavorato tanto per recuperare la maglia da titolare, crescendo anche umanamente”.

Il tumore è tornato, l’incubo di Acerbi

A dicembre dell’anno scorso quelle analisi sballate dicevano altro: il tumore, che aveva affrontato e combattuto nell’estate scorsa, s’era fatto di nuovo pericoloso. E lo aveva aggredito alle spalle. Doveva curarsi di nuovo. Più forte della malattia. Più forte anche del sospetto infamante che trova sfogo sulle pagine di buona parte dei media dopo il test anti-doping in occasione di Cagliari-Sassuolo: quei valori sballati delle analisi erano sintomatico di altro. Quel tumore che affrontò alla sua maniera berretto in testa, tuta, scarpette, il calpestio dei suoi passi, il silenzio che rimbomba nell’anima e tutta una vita ancora davanti per l’uomo e il calciatore.

Francesco Acerbi e i post su Twitter

Dopo lo sfogo per la vicenda anti-doping ed il successivo ricorso ad ulteriori terapie per la recidiva linfonodale della neoplasia, Acerbi ha voluto ringraziare tutti attraverso il suo account ufficiale: “Vi vorrei ringraziare tutti, uno ad uno… mi date la forza per affrontare questo difficile momento con coraggio e speranzaUn grazie speciale ai miei compagni, ai dirigenti e ai dottori del Sassuolo che stanno facendo tutto il possibile per aiutarmi“.

Fonte: Fanpage

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