Secondo quanto riferisce ‘La Gazzetta dello Sport’ non combacerebbero del tutto le versioni delle autorità e di numerosi testimoni circa il tentato omicidio di Ciro Esposito: “Sembrano tutti d’accordo solo sull’autore degli spari: il 48enne De Santis. Ma è su quanto accaduto qualche minuto prima degli spari, cioè sul «contatto» che ha acceso la miccia, che le ricostruzioni divergono. Secondo la Questura, «né i tifosi della Roma né quelli della Lazio si sono mai materializzati sulla scena», e il De Santis si sarebbe affacciato su via Tor di Quinto, e avviato il lancio di petardi e bombe carta verso i napoletani, con al massimo un paio di compagni, poi dileguatisi. Secondo i parenti di Ciro Esposito, l’ultrà ferito al torace, e alcuni testimoni, i romanisti erano molti di più, «parecchie decine incappucciati e con i caschi integrali, ci hanno aggredito con bombe carta e colpi di pistola, è stato un agguato premeditato»
Sulla reale presenza di ultrà romanisti sulla scena in effetti gli investigatori hanno più di un dubbio e, sottotraccia, da sabato sera sono alla caccia del commando romanista che avreb be partecipato agli scontri”.