Napoli-Cagliari, Benitez contro Zeman. Domenica in campo si confronteranno due filosofie simili, eppure profondamente opposte. I due tecnici sono di gran lunga i più offensivi del campionato, anche se il Caglairi è forse la squadra meno ‘zemaniana’ andando a riguardare la carriera del tecnico boemo. Parlano i numeri per i sardi: la media è stata di massimo due reti a partita, ad eccezione della debacle contro la Lazio. Tanti, sì, ma per le statistiche di Zeman è una controtendenza clamorosa. Con i vari Sau e Ibarbo, però, il calcio ultra-verticale professato negli ultimi 20 anni da Zeman è più che riconoscibile.
Dall’altra parte c’è Benitez, amante del possesso palla e delle accelerazioni improvvise nella metà campo avversaria, adatte a sventrare qualsiasi tipo di difesa, anche la più arcigna. Quello dello spagnolo però è un calcio più ‘sacrificato’, dove lo specchio può essere Insigne: qualità incredibili negli ultimi 20 metri di campo, ma costretto a recuperi a perdifiato fino alla propria area di rigore, in omaggio a quell’equilibrio tanto cercato e forse finalmente trovato. E proprio su Insigne i due tecnici hanno discusso, con il boemo che ha attaccato Benitez: “Insigne? Per me è attaccante, se poi deve andare a correre dietro i terzini avversari si stanca inutilmente. Con me non ricorreva l’ombra degli avversari. Questo è il mio parere, poi ognuno lo può usare come vuole. Lui è nato mezza punta nella Primavera del Napoli, giocando in quel ruolo anche a Cava, ha grandi doti negli ultimi 30 metri».
Il vero peccato è che proprio il 24 azzurro non sarà della partita a causa dell’infortunio patito contro la Fiorentina, e stando alle ultime Napoli news nemmeno Mertens dovrebbe partire titolare contro il Cagliari. Le giocate però non mancheranno, visti gli atteggiamenti a dir poco offensivi delle due formazioni che regaleranno al San Paolo un grande pomeriggio di calcio.
di Vincenzo Matino (Twitter: @vincenzomatino)
