COLPO DI TACCO – Vinnie Jones, il Lord in armatura

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Da calciatore ad attore, nel giro di qualche pugno in più. Carriera eccelsa, la sua, tanto da essergli costata la fama di unico calciatore a non poter essere definito tale.

Falloso, certo, ma soprattutto violento, cattivo, duro. Un vero kamikaze, felice di esserlo, come appunto faceva notare nel video che spopolò nel Regno Unito “Soccer’s Hard Man” , dove spiegava trucchi e giochi sporchi per atterrare gli avversari, senza essere puniti con ammonizioni ed espulsioni. Vere e proprie lezioni di sopravvivenza illegale sul campo che gli costarono una multa, una squalifica per 6 mesi ed una sospensione dalla Football Association per tre anni.

Vinnie Jones ha scritto il suo nome, nelle liste dei cattivi del calcio, a caratteri cubitali. Espulso per 12 volte con rossi diretti, ammonizioni, espulsione a soli 3 secondi dal fischio d’inizio che cercò di spiegare cosi :’ Devo essere stato troppo alto (con il tackle), troppo feroce, troppo duro o troppo in anticipo, perché dopo 3 secondi, non potevo di certo essere in ritardo’ . Ironia che non fu ben accetta dall’arbitro che sentenziò il suo gesto, come INIMITABILE ed INQUALIFICABILE.

La sua carriera ha inizio a Wimbledon, fa tappa al Chelsea, al Queens Park Rangers e ai Leeds United per poi approdare ad Hollywood. Ma sarà proprio la sua avventura a Wimbledon a dare il via alla violenta carriera fatta di tackle assassini, entrate intimidatorie, cazzotti, pugni e peli delle ascelle strappati agli avversari, fingendo di aiutarli a rialzarsi dopo un fallo. Mente contorta, testa calda, che insieme ad altri colleghi farà la storia della Crazy Gang, squadra di 4 Divisione che nel 1986 riusci ad arrivare in 1 Divisione, grazie a palloni lunghi, colpi di testa azzardati, botte da orbi, cazzotti e strizzate di testicoli. Si, avete letto bene, strizzate di testicoli, come quella fatta a Gascoigne, nella partita contro il New Castle che non gli costò nessuna sanzione, vista la sua capacità nel dribblare anche lo sguardo del direttore di gara.

Fermò la carriera del difensore Gary Andrew Stevens, con un tackle che gli procurò la frattura, in diversi punti, della caviglia destra. Tornò dopo svariati mesi sui campi ma oltre al danno la beffa, non rendeva più come prima e lasciò il calcio dopo alcuni mesi in una categoria inferiore.

La sua indole violenta, non si manifestava solo in campo, denunce e condanne per lesioni aggravate si sono sommate alla sua fedina penale.

Un vero e proprio manuale sull’arte della scorrettezza, la vita di Mr. Vinnie Jones, insomma! Un Hooligans dalla parte sbagliata della barricata, un sostenitore accanito della violenza, dell’arroganza e della saccente cattiveria, non solo agonistica.

Da calciatore, ormai sul viale del tramonto, ad attore strapagato per parti da vero duro che gli sono costate diverse cicatrici, fratture e qualche scena, dove a prenderle, questa volta è stato lui.

Da non imitare, insomma e da non idolatrare per non cadere nell’errore di considerarlo un eroe. Era un calciatore fuori dagli schemi e forse, come già ricordato sopra, non lo si deve neppure considerare tale.

E la lista dei cattivi, però, non finisce qui …. Stay Tuned

 

di Anna Ciccarelli

 

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