GLI EUROAVVERSARI – Óscar Cardozo più altri dieci

trabzonspor-45-yasinda_306208

ALLENATOREErsun Yanal, nato in Turchia cinquantadue anni fa. Una carriera da allenatore rimasta fra i confini della Turchia, sia club che in Nazionale. Può vantare la soddisfazione, nella sua esperienza sulla panchina del Vestel Manisaspor, di aver lanciato uno dei maggiori esponenti del calcio del Bosforo: Arda Turan.

ROSA – Tecnicamente poco esaltante, il Trabzonspor può contare sull’esperienza di alcune individualità ben note nel panorama europeo: su tutti Josè Bonsigwa, storico terzino destro portoghese ex Porto e Chelsea, e Oscar Cardozo, paraguaiano con il gol nel sangue che ha fatto le fortune del Benfica. Meno noto in Europa, molto più in Italia: Kevin Constant, che ha giocato in serie A con Chievo, Genoa e Milan, è approdato in Turchia nell’estate scorsa. Il resto della rosa lascia molto a desiderare.

COME GIOCA – 4-2-3-1

Ozturk; Bosingwa, Mendjani, Belkalem, Erdogan; Ozer, Constant; Yilmaz, Ekici, Atik; Cardozo.

Una squadra, come già detto, che non eccelle dal punto di vista del gioco. E’ Cardozo l’uomo su cui si appoggia la manovra offensiva dei turchi. Kevin Constant, che nella sua ultima esperienza italiana al Milan aveva trovato una sottile consacrazione da terzino sinistro, è tornato nel suo ruolo originale di centrocampista, per dare ordine e quantità. Mehmet Ekici, centrocampista tedesco naturalizzato turco, naviga fra le linee e svaria su tutto il fronte offensivo: è in possesso di una buona tecnica di base, e questo gli permette di poter ben imbeccare gli esterni o l’attaccante.

L’UOMO CHIAVE – Forza fisica e tecnica. Esperienza e qualità. Oscar Cardozo è sicuramente il pericolo numero uno del Trabzonspor. L’attaccante paraguaiano, conosciuto ai più per le sue magie con la maglia del Benfica, è stato acquistato dal club turco in estate per cinque milioni. Non più giovanissimo, ma di sicura affidabilità: usato sicuro, insomma. Particolare attenzione anche per Mehmet Ekici, un interessantissimo classe ’90.

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

Impostazioni privacy