Jan Vertonghen, il jolly che ha fatto innamorare Van Basten

Ricevere i complimenti di Johan Cruyff e gli elogi di Marco Van Basten non è da tutti; diventare un punto cruciale per la permanenza di un tecnico sulla panchina della propria squadra nemmeno. Jan Vertonghen è l’ultima, non per importanza, richiesta di Rafael Benitez ad Aurelio De Laurentiis in caso il futuro dei due proseguisse nella stessa direzione: a Napoli. Il difensore del Tottenham è un pezzo da novanta della Premier League e gli osservatori/corteggiatori sono davvero tanti: giugno li renderà noti tutti.

Caratteristiche tecnico-tattiche

La vita frenetica fuori dal campo di gioco non sembra rientrare nei suoi gusti, ma quando si tratta di calcio la tendenza cambia. Vertonghen tende ad esprimere il meglio delle sue caratteristiche quando i ritmi del match si elevano, poiché gode di grandi doti in quanto ad accelerazione e ripartenze. Il suo ruolo è quello di difensore mancino centrale ma riesce bene anche da mediano. Spesso si rivela infallibile nell’anticipo grazie alla buona tecnica di base di cui è dotato ed alla forza del suo fisico: in progressione è quasi imprendibile. La tendenza a far ripartire l’azione ed a giocare bene la palla lo hanno spesso portato al centro del campo come giocatore aggiunto: pare che il lavoro di incontrista sia il suo hobby. Senza ombra di dubbio il giocatore dal passaporto belga può essere considerato un difensore moderno, versatile e tatticamente intelligente nonché disciplinato. Raramente gli avversari lo sorprendono: Vertonghen ha sempre il guizzo per districarsi dalle situazioni più difficoltose, giocando molto sulla potenza del corpo. L’intraprendenza è il suo forte: pochi rompono gli equilibri avversari come lui. Per la versatilità è stato definito dagli appassionati di calcio SuperJan, nomignolo che ricorda da vicino Spiderman. L’impiego da terzino sinistro/destro con la maglia della sua Nazionale rendono giustizia alla definizione.

Biografia del belga

Nato a Sint-Niklaas nelle Fiandre Orientali il 24 aprile del 1987, intraprende la carriera calcistica nel 2003 quando calca i campi del VK Tielrode. Per i sei anni successivi, invece, si divide equamente tra Beershot ed Ajax, che lo presenta ai palcoscenici che contano nel 2006. Il suo primo anno è costellato da poche presenze, data anche la giovanissima età, ragion per cui nel 2007 viene mandato in prestito RKC Waalwjk. Il rendimento con gli olandesi è molto più che discreto e l’Ajax lo riporta a casa per sfruttare le sue qualità di giovane promessa. Complice il periodo negativo di Thomas Vermaelen, colpito da una serie interminabile di infortuni, SuperJan conquista la piazza. E’ con l’arrivo di Marco Van Basten alla guida della formazione biancorossa, però, che acquista il ruolo centrale che gli sarà proprio nel corso degli anni. L’ex gloria lo sperimenta in tutti i reparti dove gli torna utile: Vertonghen è terzino sinistro, all’occorrenza centrocampista e quando può ritorna alla base, giocando da difensore centrale. Il jolly, come amerà chiamarlo il tecnico, si toglie anche la soddisfazione di indossare la fascia di capitano e portare in bacheca la Coppa d’Olanda contro il Feyenoord. Nel 2012 per 12,5 mln di euro passa poi al Tottenham. Il congiunto inglese ne fa un punto di riferimento, come testimoniano le presenze raccolte fino ad oggi. Nel 2007, inoltre, veste per la prima volta la maglia della Nazionale belga, accompagnato in difesa dal connazionale Marouane Fellaini. Da quel momento in poi non è mai mancato nell’agenda dei commissari tecnici.

Notizie dal futuro

Napoli e Roma sono le squadre italiane che hanno puntato l’attenzione sul massiccio difensore della squadra inglese. Gli estimatori però non mancano nemmeno nel resto d’Europa: si è vociferato spesso di un interesse del Barcellona. Il Tottenham non pare essersi stancato del suo tuttofare, ma nulla vieta che Vertonghen spesso possa fare gli occhi dolci ad una delle pretendenti.

di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)

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