Omar El Kaddouri, il trequartista che mancava

OMAR

 

 

 

“Che El Kaddouri sia diventato uno dei giocatori cardine di questa squadra, lo si è visto nei momenti più importanti della stagione. Quelli che, probabilmente, un anno fa avrebbe mancato. Dopo due anni di Toro, il centrocampista è diventato un giocatore decisamente più completo, e più determinante. Ripartire con questa base, e con la stessa maglia, il prossimo anno, potrebbe essere la soluzione miglio per tutti.” Toro.it

 

Terminava così, l’articolo del sito ufficiale del Torino calcio, a fine dello scorso campionato.

32 Partite, 3 gol ed 4 assist per il centrocampista belga-marocchino.

Ventura lo considerava il jolly del centrocampo, Cairo non era disposto a pagare la cifra proposta da De Laurentiis e Sarri non era intenzionato a lasciarlo andar via.

La Torino granata ha cercato e sperato di trattenerlo, prima che le dichiarazioni del calciatore non lasciassero trasparire la felicità per il ritorno nella bella Partenope.

E come per ogni donna e/o uomo tradita/o, le risposte astiose e di condanna non si sono fatte attendere.

Trequartista puro e all’occorrenza ala sinistra e centrale.
Ottima visione di gioco e capacità di inserimento. Tocco preciso ed assist che servono piedi capaci di compiere delle vere prodezze.

Dai gol durante le amichevoli d’estate alla sicurezza che regala in campo, Omar El Kaddouri, avrà tempo e modo per dimostrare quanto vale.

In gol lunedì sera con la Nazionale Marocchina durante l’amichevole con la nazionale della Guinea.

C’è chi lo elogia, chi vorrebbe vederlo in campo più spesso e chi vocifera possibili richieste da altri club, nazionali e non.

Ma il rinnovo con il club azzurro fino al 2019, conferma la voglia di blindarlo.

El Kaddouri, 25 anni ed una maturità che ritorna utile all’occorrenza.

Centrale, alle spalle della coppia d’attacco Higuaìn – Gabbiadini o da supporto a Callejon e Mertens/Insigne.

Duttile, così lo definì Ventura che non è stato felice di lasciarlo andar via.

Ne ha fatta di strada, dalle giovanile dell’Anderlecht, all’esordio in serie B con il Brescia.

Passaggio in Sud Tirol per poi approdare al Napoli.

Torino ed ancora Napoli, come quegli amori difficili da cancellare.

Per quanto sia nato in Belgio, da genitori marocchini, ha sempre espresso la sua volontà di indossare la maglia della nazionale Marocchina, che stasera ha fatto gioire dopo il gol dagli undici metri.

Campionato, Europa League, Coppa Italia.

Il Napoli ha tutte le competizioni da giocare e la rosa avrà la possibilità per farsi valere, tutta.

Omar, avrà il tempo per mostrare le sue doti, già note e per far innamorare i cuori azzurri.

Così come lui si è innamorato di questa terra e della sua maglia.

 

Di Anna Ciccarelli

 

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