Aspettando De Laurentiis, Maradona difende Sarri ed Higuain

Diego Armando Maradona ©Getty Images
Diego Armando Maradona ©Getty Images

Come al solito scatenato, senza peli sulla lingua e sempre felice di parlare di Napoli e del Napoli. Diego Armando Maradona, ospite negli studi di “Piuenne”, ha lasciato nuovamente il segno questa sera difendendo apertamente Higuain e punzecchiando a dovere il presidente De Laurentiis, colpevole di non dare seguito con i fatti alle tante promesse fatte in questi mesi. Diego è così, prendere o lasciare ed esordisce subito chiarendo la sua opinione su Maurizio Sarri “Ci tengo a dire che io non ho parlato male di lui. Dicevo solo che doveva imparare a far vincere la squadra e lo sta facendo molto bene. Sicuramente uno che ama il Napoli vuole che vinca sempre, però il problema è che quando dovevamo vincere col Milan abbiamo pareggiato perdendo un’occasione.  Rispetto molto Sarri perchè ha portato in campo una squadra degna che gioca bene a calcio. Lo ringrazio per le sue parole verso di me: è stato rispettoso con me. In quel momento non aveva lo spogliatoio in mano, oggi è diverso. Tutti sanno cosa vuole l’allenatore”.

TRA PRESENTE E PASSATO – Ma è una vera serata nostalgica quella che vede protagonista Diego Armando Maradona che ritrova dopo tanti anni un emozionatissimo Ciccio Romano, Andrea Carnevale e Pierpaolo Marino che insieme all’argentino hanno fatto la storia della società. E tra un ricordo e l’altro Maradona tiene a ribadire come il Napoli attuale non è paragonabile alla sua squadra anche se gli avrebbe fatto piacere vedere uno come Mertens nel suo Napoli: “Mi piace molto Koulibaly, ma se ne devo scegliere uno dico Mertens, ha tutto, dribbling, spirito di gruppo, tiro da lontano. Sarri potrebbe farlo giocare di più”.

DE LAURENTIIS HA SBAGLIATO – Impossibile non affrontare il caso Higuain, oggetto di critiche anche da parte del presidente De Laurentiis che però non viene sostenuto da Maradona che prende chiaramente le difese del Pipita “Tra i due scelgo sempre Higuain. Il presidente può parlare molto dei film, degli attori e delle attrici. Ma parlare di calciatori è il lavoro solo di Sarri. Non dobbiamo pestarci i piedi altrimenti le cose non vanno bene. Dirlo in pubblico prima della partita non è stata una buona idea, al massimo l’avrebbe potuto dire in privato”. Proprio nei confronti di De Laurentiis si concentrano le frecciate più pepate “Vorrei venire anche a Napoli, ma il problema è che qualcuno vuole parlare con me (De Laurentis, ndr) e poi non mi parla. Speriamo non sia come Ferlaino che si nascondeva, a me piace parlare faccia a faccia, se dovessi tornare lo farei per vincere, non per vacanza”.

LA PANCHINA FA LA DIFFERENZA – La lotta scudetto tra Juventus e Napoli coinvolge anche Maradona che non ha dubbi nell’individuare la vera differenza tra le due squadre “La differenza tra Juventus e Napoli è la panchina, Allegri ha giocatori che possono entrare e aiutare, Sarri guarda la panchina e prova a tappare i buchi”. Ennesima frecciata alla società per un calciomercato che non ha completato a dovere la rosa, ma Diego è speranzoso e crede in un calo della Juventus, nel frattempo carica la squadra con parole da vero leader “I calciatori devono sentire dentro le offese che ogni domenica affliggono i tifosi, quando li chiamano africani, terroni e colerosi. Il Napoli non deve essere solo Maradona ed il passato, non bisogna fare questi discorsi d’egoismo, anche per i ragazzini che vogliono vedere un titolo”

Chiosa finale con un consiglio a Higuain e compagni: “Battere Chievo, Palermo e Genoa perché queste sono le gare che danno lo Scudetto”. Un problema che il Napoli di Maradona risolveva così “Noi provavamo a chiuderle subito, perché se non lo fai velocemente, un pareggio con queste squadre ti complicava tutto”.

di Claudio Cafarelli

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