Koulibaly come un mediano, 104 palloni recuperati

Kalidou Koulibaly Nikola Kalinic
Kalidou Koulibaly e Nikola Kalinic (©Getty Images)

Forse di un’annata di grande crescita e reduce dalle ottime prestazioni con la nazionale del Senegal, Kalidou Koulibaly è pronto a rituffarsi in campionato e nell’avvincente lotta scudetto tra Napoli e Juventus. Il difensore centrale è stato, involontariamente, protagonista di questa settimana nonostante la sosta per le festività pasquali. Luciano Spalletti lo ha usato come paragone per giudicare le prestazioni di Rudiger, ennesima conferma che Koulibaly è ormai uno dei giocatori più importanti della serie A.

Lo aveva profetizzato Maurizio Sarri in una conferenza stampa di qualche mese fa, il centrale ex Genk punta ad entrare nella top 5 dei migliori difensori in Europa grazie alle sue grandi doti fisiche e atletiche. Proprio quest’oggi arriva una curiosa statistica che premia ancora una volta il rendimento del difensore e lo colloca come uomo chiave del Napoli di questa stagione. Il sito ufficiale del Napoli riporta che Kalidou Koulibaly è al secondo posto in Serie A per palloni recuperati. Nella speciale classifica il difensore azzurro conta 104 palloni riconquistati, dietro solo al milanista Montolivo. Numeri notevoli per un difensore centrale che derivano dalla capacità della squadra di giocare sempre con la difesa alta, pronta a recuperare velocemente il pallone e far ripartire l’azione. I sondaggi di Manchester United e Bayern Monaco confermano il valore del calciatore che, dopo un’anno di ambientamento, è riuscito a sorprendere tutti per continuità e tenuta mentale. Le voci di rinnovo e le parole del procuratore lasciano pensare ad un immediato rinnovo, nel frattempo però il Napoli spera che i buoni risultati con la nazionale abbiano caricato il giocatore in vista dello sprint finale.

Il senegalese è in arrivo a Castelvolturno e dopo aver dedicato un post su instagram al suo Senegal “Due vittorie in due partite con la Nigeria. Bravo les lions!” è pronto a vestire nuovamente la maglia azzurra sempre con la solità esuberante forza.

di Claudio Cafarelli

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