GLI AVVERSARI – Storia di un disastro annunciato

Gli Avversari by Stefano Tomassetti
Gli Avversari by Stefano Tomassetti

Dopo una lunga settimana fra sentenze e polemiche, il Napoli torna in campo per dimenticare la sciagurata sconfitta contro l’Udinese. Al San Paolo arriva l’Hellas Verona, che sembra ormai destinato alla Serie B. La vittoria contro il Bologna ha dato nuove motivazioni ai gialloblu, ma ci vuole davvero un’impresa per mantenere la categoria.

ALLENATORE. Senza ombra di dubbio, Luigi Delneri ha svolto sicuramente un ottimo lavoro. Non era facile, dopo i disastri creati da Mandorlini in campo e da Bigon sul calciomercato. Ecco, il problema è che i disastri erano davvero troppi fin dall’inizio per poter pensare di arrivare alla salvezza. La corsa resta sicuramente aperta, perché nel calcio non si sa mai: ma il ritorno in B è molto vicino.

COME GIOCA. 4-2-3-1

Gollini; Pisano, Samir, Bianchetti, Albertazzi; Viviani, Ionita; Wszolek, Gomez, Emanuelson; Pazzini.

Con il divorzio ormai annunciato dell’immortale Luca Toni, Giampaolo Pazzini ha preso per mano l’attacco della squadra. Delneri, proprio per valorizzare l’ex bomber di Milan e Inter, ha preparato la squadra in modo tale da creare quante più occasioni da gol possibili. Contropiedi, rapidità sulle fasce e verticalizzazione rapida: i tre dogmi che hanno contraddistinto da sempre l’allenatore friulano.

Merita parole di elogio Pierluigi Gollini, portiere classe 1995, che ha addirittura avuto la possibilità di crescere nelle giovanili del Manchester United. Estremo difensore dalle grandi qualità, espresse in più occasioni in questa maledetta annata. I tifosi del Napoli seguiranno con attenzione anche Artur Ionita, primo moldavo della storia della Serie A: già a gennaio è stato vicino all’azzurro, ma poi la trattativa è stata rinviata a giugno.

L’UOMO CHIAVE. Non può che essere Pazzini l’uomo più pericoloso di questo Verona. Ci si aspettava molto ma molto di più da uno come lui. Certo, la difficile situazione ambientale e di gioco non lo ha aiutato ad esprimere totalmente le sue qualità: uno come Pazzini, infatti, ha bisogno del supporto di tutta la squadra e di manovre offensive ben articolate e costruite. Tutto questo, se non a sprazzi, al Verona non si è mai visto. Con Delneri c’è stato sicuramente un miglioramento.

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

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