Quattordici domande scomode per De Laurentiis e Sarri

sarri-de-laurentiis-napoli-agosto-2015-ifaAntonio Corbo, nel suo editoriale per “La Repubblica” ha proposto quattordici domande da rivolgere a De Laurentiis e Maurizio Sarri ora che il sogno scudetto è svanito. Sette domande sono per il presidente e sette per l’allenatore degli azzurri, l’occasione arriva dopo l’ennesima giornata di silenzio stampa imposta dalla società. Ecco le domande proposte dal giornalista:

1. Presidente, il Napoli è primo il 10 gennaio. Campione d’inverno con 41 punti dopo 19 turni. Mancano 20 giorni alla fine del mercato. Opportuni tre ricambi: un difensore, un vice- Hamsik, un jolly di fascia.Lei invece compra Regini e Grassi, mai visti. Come mai?
2. Ha mai chiesto in quei venti giorni a Sarri quali fossero le sue reali necessità per consolidare il primato?
3. Gli investimenti per definizione sono produttivi. La squadra era imperfetta e incompleta ad agosto. Nella scelta di non investire, per la seconda volta, quale ruolo ebbe l’ad Andrea Chiavelli?
4. Cristiano Giuntoli è un tecnico di spessore. Il direttore sportivo aveva consultato Sarri, individuato obiettivi, offerto soluzioni per cedere Gabbiadini a 25 milioni più bonus e operare due acquisti urgenti?
5. La società ha mai concordato un eccitante premio scudetto o sono rimasti senza esito i colloqui con Reina?
6. Prima della partita di Udine, mentre lei era alle Maldive, sa qual era il clima nella squadra?
7. Vero che in quella settimana i procuratori assediavano Castel Volturno per trattare aumenti, rinnovi e bonus?

Le altre sette domande all’allenatore del Napoli, che proprio Sarri con i suoi meriti ha portato al secondo posto.
1. Dopo il titolo di campione d’inverno, ha mai chiesto ricambi per innalzare le possibilità di scudetto?
2. Se l’aspettava la crisi di febbraio, con eliminazione dall’Europa League, sconfitta con la Juve, pari inerme con il Milan?
3. Grassi e Regini murati vivi. Fanno tappezzeria. Un dispetto alla società che li ha presi senza il suo consenso o non valgono i titolari benché stanchi?
4. Se lei fa giocare sempre gli stessi, ha deciso bene il presidente di non acquistare a gennaio?
5. Non teme che il 4-3-3 sia ormai neutralizzato dal 4-4-1-1 come ha insegnato la Juve a Torino e copiato sabato l’Inter a Milano? Molti hanno imparato a bloccare il Napoli. Non è il caso di studiare alternative?
6. La sua squadra ha mostrato il miglior gioco dell’anno. Grazie a lei Higuain segna 30 gol, pagato 40 milioni ora è quotato 94. Ha valorizzato Hysaj, restituito al calcio Jorginho, Callejon, Koulibaly, Ghoulam. Un’operazione da cento milioni. Lei invece non ha ancora il nuovo contratto. Deluso?
7. Lei è uomo da vecchia sinistra. Ma accetta il silenzio stampa. Ne soffre o torna comodo il bavaglio?

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