BABY FENOMENI – Paulo André Rodrigues de Oliveira, il muro lusitano

Paulo Oliveira.

 

Se c’è una costante che si ripresenta ad ogni finestra di calciomercato è l’inevitabile scorpacciata di interessanti nomi che arriva dal Portogallo. I prodotti calcistici della terra lusitana sono invidiabili e sempre venduti a prezzo piuttosto elevato, d’altronde la nobiltà si paga. Una delle ultime scoperte ci è stata internazionalmente presentata nel corso degli Europei Under-21 che, con tutti i suoi alti e bassi, ha offerto al pubblico la possibilità di osservare da vicino il talentuoso difensore Paulo Oliveira.

BIO&CARATTERISTICHE – Nato a Vila Nova de Famalicão, nella città di Braga, l’8 gennaio del 1992, Oliveira ha cominciato a toccare il pallone nel 2000 quando entra nelle giovanili della squadra della sua provincia. Nel 2005 passa al Vitória Guimarães, ed è proprio con i bianconeri che nel 2010 debutta nel calcio professionale. Dopo un breve passaggio in prestito al Penafiel, rientra al club ma lo Sporting SCP ne acquista le prestazioni nel 2014 con un accordo dalla durata quinquennale. Paulo ha impiegato davvero poco a conquistare la vincente squadra di Lisbona, di cui attualmente costituisce un titolare di estrema importanza, grazie anche al talento e le attitudini da leader mostrate con la maglia della Nazionale. Dal 2008, infatti, ne fa parte in pianta stabile e nel corso di quest’anno ha potuto esordire anche con la Selezione maggiore. Oliveira è un difensore centrale, generalmente schierato in una linea a quattro sulla destra. Le sue maggiori doti, al di là della tecnica, sono garantite dal possente fisico e dalla capacità di ragionare palla al piede piuttosto che spedirla in avanti. Grazie ai suoi 187 cm si è spesso rivelato una pedina preziosa nel gioco aereo, soprattutto in caso di corner e calci piazzati. Marcatore attento con spiccato senso della posizione ed abile nel contenimento, Oliveira è destinato a far innamorare la platea sportiva.

NOTIZIE DAL FUTURO – Monaco e Lazio sono state le prime squadre nel corso dell’estate a contattare lo Sporting per garantirsi le prestazioni del difensore. La società portoghese, tuttavia, ha risposto immediatamente picche ad ogni richiesta. Portarlo in squadra lo scorso anno non è stato semplice ed il giocatore è considerato la pedina sulla quale costruire il reparto arretrato del futuro. Al momento non c’è possibilità che lasci il Portogallo, ma chiusa una finestra di mercato, se ne apre dopo poco un’altra e nel calcio mai dire mai.

 

di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)

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