KICK OFF – Quel “tesoro” di Gabbiadini: altra offertona ma il Napoli non cede

KICKOFF-finale

C’è una miniera d’oro in panchina ed il Napoli lo sa. I pezzi pregiati sono diversi e potrebbero fruttare fior di quattrini, a cominciare da Manolo Gabbiadini. L’attaccante bergamasco, probabilmente tra i migliori cinque giocatori italiani (se non anche tre, almeno per quanto riguarda il reparto offensivo) è molto richiesto soprattutto all’estero, ed è normale che sia così visto che in Serie A sulla carta soltanto la Juventus può disporre delle risorse economiche necessarie per permetterselo. Il giocatore piace molto a diverse squadre estere, dove i capitali non mancano ed anche lo spazio sarebbe maggiore rispetto al minutaggio trovato in azzurro.

BRAVO E SFORTUNATO – E’ un peccato che un talento come Gabbiadini non riesca a giocare, ma la concorrenza in ogni ruolo dell’attacco napoletano è feroce e Maurizio Sarri, che pure stima il giocatore, deve salvaguardare prima di tutto gli equilibri. Con Gonzalo Higuain e Josè Maria Callejon intoccabili per il rendimento che riescono a dare nelle rispettive posizioni (il primo segna ad occhi chiusi, l’altro garantisce corsa, copertura e tagli in finalizzazione sotto porta) al buon Manolo non resta che accontentarsi dei minuti finali, come fatto nell’ultima stagione: 5 gol e 3 assist in 23 presenze in Serie A subentrando nel 90% delle volte dalla panchina, e 4 gol in 6 partite di Europa League. Tra l’altro Gabbiadini ha segnato anche più di Simone Zaza, ma agli Europei, come nel caso di Sturaro e Jorginho, ci è andato lo juventino.

TUTTI LO CERCANO – Stando alle ultime voci di mercato, nelle scorse ore lo Stoke City si sarebbe accodato al Wolfsburg nel far pervenire agli uffici di Castel Volturno una ricca, ricchissima offerta per avere il giocatore: si parla di 25 milioni di euro, come riferito da Sky Sport. Ed anche il West Ham si starebbe muovendo per Gabbiadini. Ma il Napoli al momento non ha intenzione di vendere un giocatore del quale conosce il valore e le capacità e che ha la stima del presidente De Laurentiis. Almeno non fin quando non verrà preso un attaccante che possa essere meno schiavo delle convergenze sfavorevoli e che sappia accettare la panchina, e che in più possa fornire una precisa collocazione tattica di se. Perché Gabbiadini è sempre stato inquadrato come un vice Higuain, ma quello di prima punta non è il suo ruolo.

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