KICKOFF – Napoli, quanta strada per diventare una big

KICKOFF-finale

 

E’ un Napoli impreparato quello che si avvicina alla prossima stagione di serie A. Il discorso vale per il mercato, dove gli azzurri stanno ottenendo un bel po’ di rifiuti, contro le aspettative, dati i big rimasti, la Champions conquistata e il bel gioco. Il solo Tonelli si è unito al gruppo e per ora è certo di partire per Dimaro, mentre De Laurentiis, in una nuova intervista, annuncia un’amichevole: “Il Monaco giocherà al San Paolo contro il Napoli il 7 agosto. Sarà una sfida interessante”. Il problema ora è dato dalle condizioni pessime del San Paolo, mal ridotto dal concerto di Gigi D’Alessio dello scorso 21 giugno. In merito si è espresso anche Castelli, l’agronomo della Lega Calcio, che ha sottolineato come serviranno ben 2 anni per riavere un campo top e di certo una spesa di circa 210 mila euro per gli interventi necessari.

Si è parlato molto della crescita del club, che passa inevitabilmente anche dalle proprie strutture. Il Napoli è cresciuto in termini di risultati sul campo ma non come società. La struttura interna del club lascia ancora a desiderare in quanto a professionalità offerte (numericamente), per non parlare dell’assenza di un centro sportivo vero e proprio e di un campo di proprietà o quantomeno di uno stadio che rispetti in pieno i crismi europei.

Se non al 100%, si spiegano anche così i rifiuti ottenuti, insieme con i complessi contratti di De Laurentiis e la pessima pubblicità che spesso la città di Napoli si ritrova a subire. Il primo decennio della nuova gestione azzurra ci ha portato in Champions League e a lottare per lo scudetto, ora serve diventare una vera big fuori dal campo.

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