TURNOVER – Sarri ha già usato 18 uomini, ma aspetta i nuovi acquisti

Josè Maria Callejon in azione col Napoli ©Getty Images
Josè Maria Callejon, Napoli ©Getty Images

 

Diciassette giocatori, più uno. Questi i numeri dei calciatori usati dal Napoli e da Maurizio Sarri in queste prime battute stagionali. Più uno, perché dopo i diciassette utilizzi c’è anche Vlad Chiriches, il difensore romeno che è attualmente infortunato, ma che prima dello stop ha debuttato in questa stagione giocando un solo minuto contro il Milan, alla seconda di campionato al San Paolo. Le rotazioni ci sono e Sarri le fa girare al massimo quando può; in alcune zone del campo il “turnover” (anche se al tecnico non piace chiamarlo così) c’è stato più che in altre, ma è normale.
Era uno dei dettami di questa stagione: il Napoli ha investito sul mercato, in azzurro sono arrivati sette nuovi giocatori a riempire lo spazio un po’ in ogni reparto del campo; giusto quindi aspettarsi dal tecnico maggiori utilizzi e maggiori rotazioni, soprattutto nell’anno in cui le energie dovranno dosarsi al massimo tra campionato e Champions League.

SOLO DUE VOLTI NUOVI

Allora perché, dopo la sfida col Chievo, ancora in molti hanno pensato che a Sarri del turnover proprio non interessa? Forse perché in realtà il tecnico ha fino ad ora usato praticamente calciatori che a Napoli già c’erano nella passata rotazione, solo allargando quelle già esistenti.
Mertens ed Insigne si alternano da anni sul fronte sinistro dell’attacco, Ghoulam cede a volte il passo a Strinic nelle gare non di cartello e lo stesso può fare Hysaj, con un Maggio che probabilmente vedrà il campo più di quanto non abbia fatto un anno fa.
Gli unici volti nuovi visti al San Paolo sono stati finora quelli di Piotr Zielinski ed Arkadiusz Milik; Sarri li ha gettati nella mischia e ha fatto anche bene viste le prestazioni di entrambi.
Il primo non ha solo dato respiro al centrocampo azzurro, visto che può far rifiatare Allan o Hamsik senza abbassare il livello qualitativo della squadra, il secondo ha già messo a segno ben 6 gol dall’inizio dell’anno, facendo innamorare i tifosi tra campionato e Champions.
Gli altri cinque nuovi arrivi, però, il campo non l’hanno proprio visto; ed anche in partite come quella dello scorso sabato col Chievo, gara chiusa praticamente già dopo il primo tempo di gioco, i cambi di Sarri non hanno segnato una inversione di tendenza.

C’È TEMPO DOPO LA SOSTA

Maksimovic, Rog, Diawara, Giaccherini e Tonelli. Tutta Napoli si aspetta di vederli in campo, visto che le valutazioni al momento sono venute solo da ciò che si è sentito o potuto vedere altrove.
Ma Sarri non ha esitato e ha spiegato bene i fatti: “Maksimovic e Diawara sono arrivati da noi l’ultimo giorno di mercato. Giaccherini e Tonelli hanno avuto problemi fisici e da poco si allenano con continuità. Rog è arrivato a Castel Volturno il 9 settembre; è un ragazzo giovane che arriva da un’altra realtà, bisogna dargli tempo”, le parole del tecnico che chiede ai tifosi e sopratutto ai suoi giocatori maggiore pazienza. Tutto probabilmente cambierà dopo la sosta per le nazionali; a Castel Volturno si potrà lavorare di più e meglio per il loro ingresso in squadra, così da fare felice il tecnico che potrà finalmente schierarli.
Albiol e Koulibaly non hanno avuto tentennamenti, ma dovranno riposare anche loro e la coppia Maksimovic-Tonelli già scalpita. Così come scalpita Emanuele Giaccherini, uno che ogni tanto potrebbe farlo rifiatare José Callejon, uomo ovunque e sempre in campo di Sarri. Rog e Diawara, invece, saranno due alternative tecniche e tattiche importanti per il tecnico, che in loro vede il presente ed il futuro di questa squadra.
E se davvero si dovesse allargare al meglio la rotazione, con l’utilizzo di 23 giocatori della rosa, allora la squadra azzurra potrà superare un pesante problema degli ultimi anni e cominciare a divertirsi, su ogni campo e ogni settimana.

 

a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

 

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