All-in per il black Napoli: vittoria, qualificazione e primo posto. 11 punti in classifica (due anni fa non riuscì a passare il turno con 12) e pratica Champions League archiviata, per ora.
Gli azzurri, di nero vestiti per l’occasione, rinfrancati dalla bella vittoria contro l’Inter di venerdì, portano a casa il successo dal Da Luz con determinazione, forza e classe. E se si parla di determinazione, forza e classe non si può non fare riferimento, in particolar modo, a José Maria Callejon. È lui a sbloccare la partita, con la prima rete in quest’edizione della Champions: il solito movimento a spaccare in due la difesa avversaria, l’assist no-look di Mertens e il dolce pallonetto che scavalca Ederson e spiana la strada ai suoi verso gli ottavi.
Gol numero otto della sua stagione, che non poteva iniziare meglio. Ma, come sottolineato più volte, non sono solo le reti a rendere Calleti il campione che è. Nessuno in Europa fa il suo lavoro, in tutta la sua naturalezza: in fase offensiva attacca lo spazio che è una meraviglia (e per i compagni, che si chiamino Insigne, Mertens o Hamsik, è veramente un gioco da ragazzi imbeccarlo), in quella di ripiegamento è semplicemente insostituibile. Elegante, completo e decisivo: what else?
Traguardi professionali importanti per lo spagnolo, indiscutibilmente uomo chiave dello scacchiere sarriano (come lo era anche in quello beniteziano). Ma quella di ieri è stata una rete speciale anche perché la prima dopo la nascita di Aria, la sua seconda figlia – anche lei “napoletana”, come la primogenita -, nata proprio qualche giorno fa. La dedica, con tanto di ciuccio, è tutta per lei, e siamo sicuri che papà le regalerà tante altre soddisfazioni in avanti. Ad Aria come ai tifosi. Con la stessa determinazione, forza e classe di sempre.
di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)
