A tutto De Laurentiis: “Vincere col Real sarebbe eroico”

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Aurelio De Laurentiis © Getty Images

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha concesso una lunga intervista a ‘BeIN Sports’, parlando di molti argomenti importanti.

L’acquisto del Napoli

Il patron azzurro ha raccontato la storia dell’acquisizione del calcio Napoli e della partenza dalla Serie C1: “Nel 2004 andando a Capri, aprii i giornali e vidi una cosa incredibile: il Napoli non esisteva più. Mi sembrava uno scherzo e allora mi informai su cosa si dovesse fare per comprarlo. Pensavo che sarebbe stato un nuovo inizio in grande stile, non credevo che ci facessero ripartire dall’inferno delle serie minori. Comprai la squadra per 32 milioni e mi chiesi dove fossero giocatori e stadio. Mi dissero che i giocatori non c’erano e che lo stadio era del Comune e non gli faceva lavori da 30 anni”.

Dalla C1 al Real Madrid

Manca poco più di una settimana alla sfida dell’anno contro il Real Madrid: “Abbiamo giocato contro il Barcellona con me presidente, ma mai contro il Real. Nessuna squadra è imbattibile, sono le circostanze a determinare il risultato. Il Napoli è cresciuto tantissimo ed è l’unica italiana in Europa da sette anni consecutivi. Per il Napoli vincere questa partita sarebbe un atto eroico, ci sono certe partite che valgono più di un’intera competizione. Quando gli azzurri giocano e vincono contro la Juventus per esempio, il risultato vale più di tutta l’annata. Cristiano Ronaldo è un fuoriclasse, non averlo contro sarebbe il top del top”.

La grande cessione

Sul passaggio del talento argentino dal Napoli alla Juventus ha detto: “Higuain ha una famiglia straordinaria divisa in due bilance: una più sentimentale con il padre e un’altra più commerciale rappresentata dal fratello Nicolas. Mi incontrai sia con il padre che col fratello per definire un aumento dell’ingaggio, ma tutto fu rinviato alle settimane successive perché mancavano ancora due anni alla scadenza del contratto. A gennaio poi Nicolas mi chiamava e mi diceva che non avevo una squadra forte, pareva che fosse interessato più a stare in una squadra con nomi importanti che in una capace di scoprire talenti. Nonostante la mia offerta di ingaggio superiore, ad un certo punto la Juve ha pagato la clausola ed è andato via. Magari avrà pensato a essere la prima donna nella vittoria di uno scudetto o di una Champions League. Glielo auguro, dopo averlo augurato prima a me (ride, ndr).

Capitolo stadio

Sul San Paolo ha commentato: “Ho detto che lo stadio è una toilette sporchissima e non ci voglio andare perché non mi appartiene”

Mister Sarri

Parlando del tecnico azzurro ha detto: “Quando l’ho scelto c’è stata una rivoluzione in città. Perdemmo le prime tre partite e gli dissi di cambiare modulo, insieme con Giuntoli lo convincemmo ad usare il 4-3-3. Lui ha iniziato a giocare così e le abbiamo vinte una dopo l’altra. Sarri è una stakanovista che ha la testa solo in campo, abbiamo una grande sintonia io e lui.

Il D10S

Su un possibile approdo di Diego Armando Maradona al Napoli ha chiarito: “L’argentino ha un problema col fisco italiano, se lo assumo e lo pago divento anche io perseguibile dalla legge. Quando li avrà risolti e mi darà la sua disponibilità sarò felice di creare tanti Napoli nel mondo guidati dalla creatività di Maradona”.

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