#NAPOLIREALMADRID, il match: 50 minuti di dominio, poi il crollo

Napoli-Real © Getty Images

 

È stata una notte di illusioni a Napoli, quella più grande, la più importante è durata poco meno di un’ora. Nel momento in cui Sergio Ramos ha messo in rete il gol del pari, sul San Paolo è calato il sipario, tanto che anche i 60mila e più presenti a Fuorigrotta avevano già capito che non si sarebbe fatto di più.
Il Real Madrid ha passato il turno allora, ancor prima del raddoppio, firmato ancora Ramos: due momenti, due disattenzioni in rapida successione che valgono una eliminazione dolorosa, che lascia comunque l’amaro in bocca.
Anche se contro la squadra più forte del mondo e i campioni migliori del pianeta.

Peccato, però, semplicemente perché nel primo tempo era stato assolo Napoli: gli azzurri hanno fatto scomparire il Real che si è visto solo sul palo estemporaneo di Cristiano Ronaldo.
La cornice del San Paolo è stata pazzesca: un’ambiente incredibile capace di ammutolire la squadra più titolata al mondo e che è stato propellente ideale per la squadra di casa.
Gli azzurri (finalmente di quel colore) imbrigliano il Real con movimenti unici, la posizione di Hamsik, l’attenzione di tutti gli altri. Insigne regala ogni pallone ai suoi compagni, la pressione sale e i blancos si vedono dalle parti di Reina solo con un sinistro di Bale troppo centrale.
Al 24′, però, il San Paolo viene giù: illuminante il filtrante di Hamsik, Mertens non sbaglia e sigla il vantaggio. Ora a Fuorigrotta si fa sul serio, Napoli ci crede e spera ancor di più quando Ronaldo si ferma sul palo dopo aver saltato Reina.
I ragazzi di Sarri pareggiano anche il conto dei legni: lo becca Mertens, pochi minuti prima dell’intervallo.

Il match, in pratica, finisce lì perché nella ripresa c’è solo spazio per l’accademia Real: al 51° e poi al 57°, con due colpi di testa gli spagnoli mettono da parte il Napoli e si prendono la qualificazione.
Sarri le prova tutte: Rog, Zielinski e Milik dentro, nessuna trazione anteriore ma una spinta che però non arriverà.
Si vedono, però, i limiti di questo Napoli, una squadra che alle prime difficoltà non riesce a capovolgere l’inerzia. Zidane, perfettamente imbrigliato da Sarri nel primo tempo, dà il là ai cambi: entrano Isco, Morata e Vazquez, tre che al Napoli sarebbero probabilmente titolari, giusto per dare il senso della panchina madridista.
Ed è proprio da lì che arriva il tris, con il gol di Morata quando ormai il tempo regolamentare è anche finito.
Nonostante l’amara serata, però, il San Paolo non si arrende: e così, mentre De Laurentiis e Perez si scambiano abbracci in tribuna, le curve non smettono di incitare i propri beniamini.
Costretti a salutare la Champions in una notte di troppo forti illusioni.
TABELLINO
NAPOLI–  MADRID 1-3

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan (dal 56′ Rog), Diawara, Hamsik (dal 75) Hamsik; Callejon, Insigne (dal 70′ Milik), Mertens. All. Sarri.
A disposizione: Maggio, Maksimovic, Jorginho, Zielinski.

Real Madrid (4-3-3): Navas; Carvajal, Pepe, Ramos, Marcelo; Kroos, Casemiro, Modric (dall’80’ Isco); Cristiano Ronaldo, Bale (dal 67′ Lucas), Benzema (dall’80’ Morata). All. Zidane.
A disposizione: Casilla, Nacho, Danilo, Isco, James.

Arbitro: Cakir

Marcatori: 24′ Mertens (N), 51′ e 57′ Sergio Ramos (R), 90’+1′ Morata (R)

Ammoniti: 55′ Allan (N), 89′ Diawara (N)

Espulsi: nessuno

 

 

 

 

 

 

A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

 

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