IL RITORNO – Arek Milik e il tabù nazionale: il rientro dopo il grande spavento

Milik © Getty Images

 

Era il lontano 8 ottobre 2016, la sera che ha letteralmente ribaltato la stagione di Arek Milik e per certi versi anche quella del Napoli. Al 35′ del primo tempo di un match tra Polonia e Danimarca, vinto poi dalla truppa polacca, il bomber classe 1994 si accasciò dolorante al suolo. Ginocchio alla mano e smorfia di dolore: quell’episodio avrebbe purtroppo pregiudicato l’annata di Arek Milik uscito poi solamente nell’intervallo. Il resto è storia nota, con risonanza di prima mano a far temere il peggio, poi confermato dagli esami dei giorni successivi. Stop lungo e stagione di fatto compromessa per il bomber del Napoli che aveva iniziato alla grande la sua prima annata in Italia: 7 centri tra Serie A e Champions League con il ricordo del partente Gonzalo Higuain letteralmente spazzato via e un ballottaggio con Manolo Gabbiadini vinto già dopo una manciata di uscite. Sembra dunque andare tutto fin troppo bene, fino a quella maledetta serata che ha stoppato la crescita costante del polacco.

Il ritorno di Arek Milik

Sono pronto a giocare ne sono sicuro, ma certe cose richiedono tempo e devo ancora lavorare; nel giro di un paio di settimane sarò al top, come prima dell’infortunio”. Così Arkadiusz Milik ha analizzato il suo ritorno dall’infortunio ai microfoni del quotidiano polacco “Przeglad Sportowy”. Parole fresche di quest’oggi del bomber azzurro ora finalmente ritornato lì dove tutto era iniziato. A quasi sei mesi di distanza infatti Milik ritrova la nazionale, proprio quella che aveva dato il via all’incubo di ogni calciatore. Il trauma è però ormai dimenticato, come confermato oggi dallo stesso attaccante. Milik è pronto a tornare a stupire magari al fianco del modello per eccellenza, Robert Lewandowski, con il quale ha composto agli ultimi europei francesi una coppia da urlo.

di Giuseppe Barone

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