De Laurentiis rivela: “Berlusconi mi consigliò di non entrare nel calcio”

De Laurentiis
De Laurentiis © Getty Images

Svolta epocale in casa Milan con il tanto agognato closing con i cinesi arrivato in giornata. A commentare proprio l’uscita di scena di Silvio Berlusconi dal mondo del calcio ci ha pensato il patron azzurro, Aurelio De Laurentiis all’uscita della Lega calcio a Milano svelando anche un curioso retroscena sull’acquisizione del Napoli: “Per tutto c’è sempre un epoca. Il Cavaliere è stato formidabile, ha vinto di tutto di più. Adesso il Milan passa a dei cinesi che non conosco, ma siamo in un mondo globale dal 1984 e quindi faccio tanti auguri ai nuovi proprietari. Quando volevo comprare il Napoli da un fallimento lui mi disse di non mettermi in questo mondo. Mi disse che ero bravo a fare cinema e dovevo continuare solo in quel campo”.

De Laurentiis ha quindi spostato il tiro sulla lega e sulle tematiche ad essa legate: “Il discorso della Lega è un po’ più complesso. In Italia c’è stato solo un illuminato, che è stato Veltroni durante il Governo Prodi, che ha trasformato i club in società per azioni con finalità lucrative. Dopo non è successo nulla perché questo messaggio in Lega non è stato raccolto e non si può andare avanti in una Lega in cui si pensa soltanto a come dividersi i soldi. Più che a procurarseli. Il commissario non risolverà nulla lo stesso. Il Ministro Lotti si metta la mano sulla coscienza e vada oltre il guado. Bisogna dare una sterzata al calcio italiano evitando anche situazioni populistiche. La lega inglese o quella tedesca fanno meglio di noi e hanno un bando diverso dal nostro. Allora, se dobbiamo fare un bando, facciamolo migliorando quello inglese o tedesco. Solo in questo modo di recupera il tempo perduto”.

Infine al termine dell’intervista il presidente azzurro ha glissato alle domande sui rinnovi di Mertens e Insigne.

Impostazioni privacy