De Laurentiis: “Vedo un nuovo Sarri. Contento per Ounas”

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De Laurentiis © Getty Images

Oggi pomeriggio il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto in diretta ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Dopo quanto dichiarato ieri direttamente da Dimaro, il numero uno del club azzurro ha ripreso la parola per parlare delle ultime novità riguardanti il club partenopeo: “Oggi c’erano tantissimo tifosi e ce ne saranno tanti altri. C’è grande entusiasmo perchè la squadra giocava molto bene. La squadra è quella che giocava molto bene l’anno scorso. Ieri sono stato felice di vedere il francesino (Ounas ndr) inserirsi così bene. Felice che Sarri lo abbia inserito subito in campo. Sarri lo vedo molto sicuro di se stesso e della squadra. Lo vedo un altro uomo. A me fa piacere che le altre squadre si stiano rinforzando. Con Tavecchio vorrei calare il numero di squadre a sedici e magari con una sola retrocessione così da riformulare una B e una C più forte. Abbiamo bisogno di giocatori che provengano non solo dal vivaio ma anche da serie inferiori.”

Napoli, la famiglia di De Laurentiis

Le ultime news Napoli vedono gli azzurri quasi come una grande famiglia ed anche De Laurentiis è d’accordo: “E’ sempre stato il mio modello, anche nel cinema, e forse ci sto riuscendo anche calcisticamente e questa sarà una grande vittoria dato che il calcio è una cosa fondamentale e noi dobbiamo assolutamente – e non parlo per i napoletani juventini ma quelli doc – dare qualcosa in più. Dobbiamo essere come in un abbraccio, come il golfo di Napoli. Sapete perché è bello? Si vede Capri e Ischia, il cerchio si completa e l’orizzonte del mare ti sfugge e ti porta nel nulla. Siamo una realtà circoscritta e in quest’abbraccio serve una bandiera per vincere anche in altri settori. Napoli deve essere protagonista come città in Italia, Europa e nel Mondo.

Napoli, De Laurentiis e il tabù Scudetto

De Laurentiis ha inoltre detto la sua ancora una volta sul sogno tricolore: “In passato si diceva di non pronunciare questa parola perché se non l’avessimo vinto avrebbero detto che l’avremmo voluto vincere: ma è normale! Ho sempre pensato a vincere, anche a scuola. Mi ricordo ci mettevano primo, secondo, terzo della classe con una medaglia d’oro, d’argento o di bronzo. La meritocrazia ci contraddistingue come desiderio. Se poi vogliamo appiattirci perché la mediocrità regna sovrana, allora sentiamoci pure tutti uguali, ma senza medaglia non si va da nessuna parte. ”

In chiusura una battuta sul goal di Chiriches: “Bellissimo quel gol, una pennellata, siamo rimasti tutti stupiti anche perché quel portierino era pure alto. Devo dire che il Trento mi ha impressionato, giocava ardimentosamente, non era così scontato dominare, all’inizio abbiamo faticato a fargli gol. Sono belle queste formazioni sperimentali, così vediamo chi è piu forte nel primo e nel secondo tempo, mi piace molto. Bravo Sarri”.

 

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