Higuain: “Ho sofferto lasciando Napoli e la sua gente, ora sto meglio”

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Higuain © Getty Images

Gonzalo Higuain torna a parlare del Napoli in una intervista riportata nell’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport’. L’attaccante della Juventus descrive le sensazioni provate 12 mesi fa in occasione del suo passaggio dalla maglia azzurra a quella bianconera, e tocca anche altri temi: “Quella passata fu un’estate molto tormentata per me, oltre che stressante. Lasciare Napoli non è stato affatto semplice, così come cambiare squadra. Non è mica come comprare un panino…ho sofferto davvero tanto per un posto e per la sua gente che hanno saputo darmi tanto. A livello professionale sapevo di lasciare un gruppo ed uno staff magnifici. Però col tempo sono riuscito a superare tutto questo, adesso sto meglio a livello sia mentale che fisico. Anche alla Juventus ho trovato tifosi e persone incredibili, e poi ho vinto, raggiungendo la serenità e l’equilibrio che cercavo dopo Napoli”.

Napoli, Higuain ha sofferto ma ha saputo dimenticarti

Higuain entra nell’ambito delle news Napoli odierne in particolare per una sua considerazione di aspetto tecnico sulla compagine allenata da Maurizio Sarri: “La squadra è cambiata pochissimo, penso che qualche colpo gli azzurri lo metteranno comunque a segno. Il Napoli resta un avversario molto duro da affrontare, anche se la Juve ha tutto per non farsi sopravanzare. Tra i fischi del ‘San Paolo’ e le voci che dicono che non faccio la differenza in Champions League in tutta onestà non scelgo niente, per quanto riguarda la cosa che mi dà più fastidio. Semmai è quando un mio caro ha in problema di salute che provo ben più del fastidio. In tanti parlano senza conoscere niente, né della mia situazione né del calcio in generale, eppure tutti, dai 5 ai 70 anni, danno giudizi da esperti. Io di cucina non so niente, e quindi mi limito ad ascoltare in questo campo”. Sulla causa in corso con De Laurentiis e per la quale Higuain pretende degli arretrati che a suo avviso non gli sarebbero stati versati: “Non me ne curo, ci pensano i miei avvocati. Il mio pensiero è solo al calcio giocato”.

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