KICKOFF – Napoli a Nizza con le ali ai piedi ed un Milik in più

Le news Napoli si concentrano tutte sulla trasferta di Nizza per il ritorno dei preliminari di Champions League, e lo fa con il morale alto, dopo l’ottimo esordio in campionato col successo per 3-1 a Verona. Unica pecca resta il calo di concentrazione nel finale, dovuto al risultato nettamente acquisito in seguito ad una prestazione di solidità e classe, che magari possiamo giustificare con la necessità di dosare le forze. In questo senso si spiega anche il parziale turnover messo in atto da Maurizio Sarri, che all’inizio si è affidato ai vari Milik, Chiriches, Diawara e Zielinski, tenendo a riposo gente come Albiol, Mertens, Allan e Jorginho.

E buone risposte le ha date proprio il centravanti polacco, sul cui conto qualcuno aveva avuto da ridire dopo il match di andata sempre col Nizza. Quel gol facile mancato a tu per tu con la porta è bastato per etichettare Milik come non all’altezza del Napoli, dimenticando di colpo i gol e le cose ottime fatte nelle pochissime partite giocate nella scorsa stagione dall’ex Ajax prima del brutto infortunio. Milik semplicemente è dotato di un fisico da corazziere, e per uno della sua stazza c’è bisogno di più tempo per trovare la forma migliore. Bravo è stato Sarri a richiamarlo in panchina: il tecnico è consapevole che bisognerà lavorare gradualmente per aiutare il bomber a raggiungere la condizione ottimale. E lo stesso discorso vale anche per il Napoli: tra un mese la squadra correrà anche di più.

Napoli, a Nizza con tanta fiducia e convinzione

Domani dunque si giocherà in Francia, in un ambiente non certo semplice, contro una compagine che non dispone di qualità tecniche eccelse fatta eccezione per qualche singolo. I rossoneri avranno a disposizione Balotelli e Sneijder, che già hanno esordito in campionato nel vittorioso 2-0 di sabato contro il Guingamp. Questo però non spaventa il Napoli, che sa come prendere le giuste misure. Hamsik e compagni giocheranno con concentrazione e determinazione, consci che soltanto 90′ dividono gli azzurri dalla Champions League, che rappresenta ormai l’habitat naturale degli uomini di Sarri.

 

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