Fabio Cannavaro: “Il Napoli è una meraviglia. Parlai con Mertens per portarlo in Cina”

Fabio Cannavaro
Fabio Cannavaro ©Getty Images

L’ex capitano della Nazionale italiana ed ex giocatore del Napoli Fabio Cannavaro, ora allenatore del Tianjin Quanjian, ha rilasciato un’intervista al ‘Corriere del Mezzogiorno’. Tanti gli argomenti trattati da Cannavaro: dall’imminente sfida col Manchester City di Guardiola alla suggestione Mertens in Cina.

Verso Manchester City-Napoli

Contro il City Sarri è pronto a confermare l’undici che ha superato la Roma. Sulla sfida di domani, Fabio Cannavaro ha dichiarato: “Sarri è un vero maestro, il suo Napoli è quasi perfetto. Guardiola non lo scopro di certo io. Ha una carriera piena di trofei. Lui è un riferimento per chi fa questo mestiere. Come Sarri è un perfezionista. Di sicuro Manchester City-Napoli non sarà una gara dove gli spettatori si annoieranno. I Citizens si affrontano commettendo pochi errori. Al minimo tentennamento possono punirti e quest’anno sembrano avere pochi difetti. Bisognerà essere perfetti nelle ripartenze e a centrocampo corti e compatti, cercando di limitare le linee di passaggio”. Un commento poi sul momento che sta vivendo il Napoli: “E’ una meraviglia vederlo giocare. Sarri ha fatto un ottimo lavoro e può sicuramente dire la sua in campionato. Non ha più paura di confrontarsi con le grandi e con le piccole, ha un altro passo. Può essere la sua forza”.

L’idea Mertens in Cina

Sull’aver pensato di portare l’attaccante belga in Asia, Cannavaro ha detto: “Lui è un grande calciatore, chi non lo vorrebbe? Ho parlato con lui e ho cercato di portarlo con me. Ma quando stavo parlando con lui ha iniziato a segnare con grande frequenza al Napoli. Per cui non si è andati oltre la chiacchierata. Ci avevo visto giusto. Ora segna a raffica ed è un punto fermo del Napoli. In azzurro ci sono giocatori come Callejon, Insigne, Koulibaly che in Cina farebbero la differenza”.

Il brutto infortunio di Milik

Commentando poi l’infortunio di Milik, Cannavaro ha aggiunto: “La mancanza di un attaccante preoccupa, lo dico da allenatore, perché ai tre attaccanti non può venire un raffreddore, bisogna tenere botta fino alla riapertura del prossimo mercato. Il Napoli ha una struttura molto competitiva nei suoi titolari, ma anche su chi entra. La società ha investito molto sulla panchina e anche loro devono giocare. In Champions poteva essere un’arma in più e un modo per far rifiatare Mertens”.

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