Drenthe: “A 20 anni spesi duemila euro al casino con due squillo, il calcio è ipocrisia”

Era stato additato come uno dei migliori terzini del calcio europeo all’epoca del suo passaggio dal Feyenoord al Real Madrid nel 2007, eppure oggi, a soli 30 anni, ha già appeso le scarpette al chiodo. Lui è Royston Drenthe, esterno sinistro olandes,e che al giornale sportivo spagnolo ‘Marca’ parla di quelle che sono state le sue scelte: “Ho lasciato il calcio giocato l’anno scorso, a 29 anni – spiega Drenthe – un’età ritenuta a giusta ragione troppo prematura per prendere una simile scelta. Ma l’ho fatto perché quel mondo non mi è mai piaciuto, non è facile essere a certi livelli e poi ero stanco, deluso ed oramai distaccato. Non è come la gente pensa. Ad un certo punto sono andato in una squadra degli Emirati Arabi, ma è stato lì che mi sono convinto a smettere. Ora invece gioco a calcio solo per divertimento, ed è molto più bello”.

Drenthe, la bella vita e poi la presa di coscienza

Drenthe prosegue: “Ad ogni modo sono molto contento di quanto sono riuscito a fare nei miei 11 anni di carriera. Ho avuto modo di fare parte per tre stagioni del Real Madrid, che è la migliore squadra del mondo. E fa effetto, se penso che molti altri campioni non sono riusciti a vestire la camiseta blanca. Quel periodo in Spagna mi rese molto felice, avevo solo 20 anni ed ero passato dal vivere con mia madre in una piccola casa all’avere una villa, soldi e prestigio. A Madrid uscivo di nascosto la sera, quando sei così giovane come fai a rinunciare a certe cose? Una volta andai con un amico al casinò ed incontrai due ragazze favolose, con le quali trascorsi la notte. Ci chiesero mille euro a testa, pensavamo volessero solo divertirsi”. Drenthe svela anche il rapporto difficile avuto con Josè Mourinho: “Con lui ho avuto anche qualche discussione seria, ala fine lasciai il Real a causa sua, non ero d’accordo sulle cose che mi diceva. Nell’estate del 2010 venne a chiedermi di cercarmi un’altra squadra…il 30 agosto! E dopo che per tre mesi mi ero allenato al massimo delle mie capacità”.

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