Codacons sul piede di guerra: “FIGC e giocatori restituiscano i loro compensi”

Ventura
Ventura © Getty Images

Il Codacons scende in campo e mostra i denti contro la FIGC, il presidente federale Carlo Tavecchio, il ct Gian Piero Ventura ed i calciatori azzurri. L’associazione dei consumatori reclama la restituzione di parte dei compensi percepiti dai principali protagonisti della mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali di Russia 2018. Nello specifico il Codacons esige la restituzione di compensi del 2017. Ne parla lo stesso movimento in un apposito comunicato stampa diffuso dal suo presidente, Carlo Rienzi. Questi non una mezzi termini nel parlare di un totale fallimento che ha deluso tutti gli italiani. “Si tratta di una questione di rispetto e di etica, oltre che di dignità personale. I calciatori, così come anche i vertici della Nazionale e della FIGC, devono restituire una parte dei loro ingenti guadagni dopo questo gigantesco flop. L’Italia ha fatto una figuraccia internazionale senza precedenti”.

Codacons furioso: “Questa eliminazione costa carissimo”

Rienzi si infervora poi particolarmente in merito all’ipotesi che al commissario tecnico, Gian Piero Ventura, possa ricevere una buonuscita in caso di licenziamento: “Si tratta di una idea del tutto paradossale, che non sta né in cielo né in terra. Ma se davvero le cose andranno così, il Codacons presenterà immediatamente un alla Corte dei Conti per danno erariale. L’esclusione dell’Italia dai prossimi Mondiali costerà circa un miliardo di euro, considerando i danni di natura diretta ed indiretta. Parliamo di sponsor, diritti tv, premi vari, scommesse, merchandising, vendite fallite di tv di nuova generazione e quant’altro, soldi che l’assenza dell’Italia ai Mondiali non farà circolare. Con anche mancati incassi per l’Erario in quanto a tasse”.

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