TURNOVER, CHE FARE? – Le seconde linee non hanno convinto con l’Atalanta

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La sconfitta contro l’Atalanta ha portato alla seconda delusione in stagione, con il Napoli eliminato anche dalla Coppa Italia dopo essere uscito un mese fa dalla Champions League. La stagione degli azzurri resta comunque molto buona, alla luce del primo posto in Serie A che perdura praticamente da agosto, tranne qualche settimana nella quale la vetta è stata ceduta ad altre squadre. Gli azzurri devono cercare il giusto assetto anche in mancanza dei titolari. Contro gli orobici lo scorso 2 gennaio infatti le cosiddette seconde linee non hanno del tutto convinto, ed anche in altre occasioni in cui è stato fatto affidamento sul turnover le cose non sono andate bene. La mente va alla partita di andata del girone di Champions contro lo Shakhtar Donetsk. Ne risulta, secondo la ‘Gazzetta dello Sport’ in edicola oggi, che non tutte le riserve forniscono le giuste garanzie a Maurizio Sarri. Il giornale effettua un parallelo tra le disponibilità della rosa del Napoli rispetto a quelle delle principali concorrenti per lo scudetto.

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Napoli, con il turnover resta una sola scelta

La Juventus ad esempio tiene in panchina gente che ha pagato 40 milioni. Tanto sono costati Bernardeschi e Douglas Costa, che ora stanno anche cominciando a dare le giuste risposte ad Allegri. Inter e Roma invece puntano tutto principalmente sull’undici titolare. Ma è vero anche che far giocare sempre gli stessi porta a delle controindicazioni, come lo stesso Napoli ha dato a vedere. Il migliore compromesso sarebbe allora quello di cambiare poco ed in maniera intelligente, come Maurizio Sarri ha quasi sempre fatto. Intanto per Napoli-Verona tornerà la solita formazione titolare.

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