DIRITTI D’IMMAGINE – Il sistema Napoli e il confronto con gli altri club

Aurelio De Laurentiis ©Getty Images

La legge italiana riconosce il cosiddetto “right of publicity”, in base al quale ogni individuo ha diritto al controllo dello sfruttamento del proprio nome e della propria immagine e al profitto che ne può ricavare. Nel mondo del calcio, conseguenzialmente, questo diritto si esplica così: per utilizzare la divisa ufficiale, il materiale tecnico ed il logo del proprio club i giocatori hanno bisogno dell’autorizzazione della stessa società, che tutela i propri diritti di marchio, ma possono invece utilizzare liberamente per fini di lucro la propria immagine “spogliata” dal marchio societario, per sponsorizzazioni o pubblicità. Nel caso dei calciatori più famosi, però, lo sfruttamento dei diritti di immagine, se ben gestito, può portare a notevoli guadagni. Ma come si comportano i principali club mondiali rispetto alla gestione dei diritti d’immagine? Il Real Madrid applica “Clausola Figo”: i proventi da diritti di immagine sono divisi al 50% tra società e giocatore. Nel Psg vige invece la regola dell’assoluta libertà mentre la Juventus preferisce valutare caso per caso.

Napoli, diritti d’immagine: gli azzurri vogliono la cessione completa alla società da parte del giocatore

Riguardo alla questione dei “rights of publicy” il Napoli rappresenta una vera e propria eccezione nel panorama internazionale. La società partenopea vuole tenere i diritti d’immagine tutti per sé e spesso questa regola ferrea è diventata un motivo di attrito nelle trattative, come sta succedendo proprio nelle ultime ore tra il Napoli e Klaassen. Il club azzurro pretende la licenza in esclusiva ad utilizzare l’immagine e ciò avviene contestualmente alla stipula del contratto di prestazione. Questo tipo di operazione contrattuale è ritenuta da molti un ostacolo per l’arrivo a Napoli di grandi campioni, ma in realtà non è stato proprio così. Negli ultimi anni, infatti, Aurelio De Laurientiis ha concesso anche delle deroghe , con una suddivisione del 50%, per Rafa Benitez, Pepe Reina e Gonzalo Higuain.

Alessandra Curcio

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