Benevento-Juve, Allegri: “Alle 15:00 farà caldo”. Se l’avesse detto Sarri…

Napoli-Chievo, Sarri
Napoli-Chievo, Sarri © Getty Images

Ancora una volta emerge una diversità sostanziale tra le parole di Maurizio Sarri e quelle di Massimiliano Allegri in riferimento ad un impegno da affrontare. Molte volte l’allenatore del Napoli viene additato come un ‘piangina’ quando parla di squilibri nel fatturato tra il club azzurro e la Juventus od altri competitors, oppure di orari ‘sballati’ e nocivi per la preparazione atletica dei suoi giocatori. E sui social network e non solo puntualmente parte una campagna al limite tra l’ironico ed il ‘molto peggio’.

Anche direttori di giornali sportivi e giornalisti di emittenti nazionali hanno spesso occupato in maniera sistematica e scientifica le posizioni più agli antipodi possibili da quella dell’allenatore del Napoli. Del resto criticare la squadra che gioca il calcio migliore di tutti e che ha ricevuto elogi a non finire anche da illustri rappresentati esteri di spicco di questo sport è una occasione che non si presenta tutti i giorni. I vari De Paola e Bargiggia lo sanno bene.

Benevento-Juve, Allegri già si aggrappa al “primo caldo”

Allegri
Massimiliano Allegri © Getty Images

Ma sembrano non pensarla allo stesso modo quando è Massimiliano Allegri a giustificare parzialmente la sconfitta della sua Juventus contro il Real Madrid mettendo in mezzo bilanci, fatturato, Cristiano Ronaldo e quant’altro, in un confronto che sotto questi aspetti ha visto gli spagnoli soverchiare la sua squadra. E ieri in conferenza stampa alla vigilia di Benevento-Juve che si giocherà quest’oggi alle ore 15:00 al ‘Vigorito’ e che sarà un’altra tappa nella corsa scudetto, Allegri è sembrato già volersi parare.

“A quell’ora troveremo il primo caldo della stagione, non sarà semplice”. Un modo per mettere le mani avanti qualora i suoi uomini dovessero replicare una eventuale brutta prova sul piano del gioco come già capitato in parecchie altre occasioni (tra le quali la partita di andata, con il Benevento che era addirittura passato in vantaggio allo Stadium)? Qualunque sia la verità, sarebbe bello che l’onestà intellettuale venisse applicata e riconosciuta non in base alle proprie simpatie. Ma quasi mai è così.

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