Sarri: “Scudetto Napoli? Ancelotti può farcela. Su ADL e Higuain…”

Sarri Benitez
Maurizio Sarri ©Getty Images

Intervista Sarri – L’ex allenatore del Napoli ha rilasciato una lunga intervista nella quale spiega il suo addio e la sua nuova vita a Londra, ma parla anche del passato azzurro.

Mentre il Napoli lavora sodo per dimenticare la brutta batosta arrivata contro la Sampdoria, Maurizio Sarri si concede in una lunga intervista a Il Mattino, nella quale torna a parlare, chiaramente, del suo recentissimo passato azzurro. I primi ricordi vanno al Fiorentina-Napoli dello scorso maggio, quando una sconfitta consegnò, di fatto, lo scudetto alla Juvenuts: “Mi capita di ripensarci a quel Fiorentina-Napoli. Sarebbe stato il coronamento di una storia straordinaria, di un sogno mio, della squadra e di tutta la città. Qualcuno ha fatto ironia sulle mie parole, ma chi ha fatto sport sa che abbiamo perso lo scudetto in albergo”. Sulla Premier, poi, commenta come già fatto nei giorni scorsi: “Qui è totalmente diverso: è una festa assoluta, è un piacere arrivare negli stadi e vedere i tifosi con le maglie diverse che prendono una birra assieme”.

Intervista Sarri, gli auguri ad Ancelotti

La nostalgia di casa però si fa sentire: “L’Italia è vista così com’è vista da vicino, piena di problemi. Però quando siamo lontani, scatta un po’ di nostalgia e qualcosa ci manca sempre. Più di tutto il cibo”. Napoli, città e squadra, è rimasta nel cuore del tecnico e per questo Sarri augura il meglio al suo successore, Carlo Ancelotti: “Lo spero per la città, per i tifosi. Napoli è una città straordinaria, merita di vincere lo scudetto. Io da tifoso del Napoli sono contento che sia Carlo ora a fare l’allenatore perché non solo ha vinto ovunque è stato, ma si è fatto voler sempre bene da tutti”. Non è però soddisfatto, il tecnico del Chelsea, di come abbia ricevuto la notizia della nuova assunzione di ADL: “Ero a cena con Pompilio, il collaboratore di Giuntoli, con cui stavo discutendo proprio se restare o no. Abbiamo acceso la tv e abbiamo visto l’ingresso alla Filmauro di Ancelotti”.

Intervista Sarri, i motivi dell’addio e il retroscena Higuain

Sui motivi del suo addio, poi, risponde: “Ancora non lo so. Bisogna chiederlo alla società. Ma ora ho il Chelsea, e sono felice. C’erano dei motivi per cui volevo rimanere al Napoli e c’erano dei motivi per cui avevo delle perplessità. Il contratto che ha voluto il presidente prevedeva una clausola rescissoria con scadenza 31 maggio e invece il 21 maggio hanno fatto il contratto ad Ancelotti”. Parlando di De Laurentiis dice: “Gli sono grato perché mi ha fatto allenare la squadra che ho nel cuore, se sono qui al Chelsea è perché ho allenato il Napoli. Per il resto il De Laurentiis a cui voglio bene è sicuramente il figlio Eduardo”. A qesto punto il toscano ha rivelato un grosso retroscena sull’addio di Higuain: “Era un campione affermato e con me, che arrivavo dall’Empoli dove ero una specie di signor nessuno, si è messo senza esitazione e con semplicità a disposizione: non è vero che ha tradito Napoli, ha voluto lasciare Napoli perché il presidente del Napoli era De Laurentiis”.

Intervista Sarri, il momento migliore ed il peggiore

Ma, scavando con la mente tra i bei ricordi dell’avventura azzurra, ricorda con maggior attenzione Koulibaly: “Nulla è stato più bello che vincere allo Juventus Stadium. Una notte unica. A livello umano l’amore di ogni giorno dei napoletani nei miei confronti”. Il ricordo più brutto, invece: “Sono le parole di De Laurentiis al Bernabeu dopo la gara con il Real Madrid”, e sull’Europa League “Non ho mai snobbato, ho sbagliato solo una partita, quella di andata con il Lipsia, che ci è costata la qualificazione. Ma era obbligatorio fare tutti quei cambi perché il sogno del gruppo e della città era lo scudetto”. Dell’esperienza azzurra, infondo, Sarri conserva le cose più positive e fa gli auguri ai suoi ragazzi: “Siete dei ragazzi straordinari, continuate così perché ce la potete fare a conquistare quel sogno che abbiamo sfiorato”. Ma l’allenatore ha anche dei sogni personali da voler realizzare e sogni realizzati: “Può essere l’obiettivo concludere la carriera al Napoli. Ma prima voglio rimanere al Chelsea, in questo splendido club, ancora per tantissimo tempo. Qui è tutto stupendo, non c’è nulla che non vada bene. Un sogno allenare questo club”.

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