Napoli-Parma, tanti gli intrecci e gli ex nella storia delle due squadre

Roberto Inglese ©Getty Images

Napoli-Parma, partita valida per la sesta giornata del campionato di Serie A, ha molto di più da raccontare rispetto ai semplici tre punti in palio domani sera

Nel lento declino che ha portato il Napoli dallo scudetto del ’90 fino al fallimento del 2004, di intrecci col Parma ce ne sono davvero tanti. Il Parma diede il colpo di grazia al Napoli nel ’98, anno dell’ignominiosa retrocessione a 14 punti, poi indirettamente anche nel 2001 regalando al Verona la vittoria che valse la salvezza dei veneti a discapito degli azzurri. Ma in un altro senso fu proprio il Parma dei Tanzi a salvare quello di Ferlaino da un fallimento che sembrava sempre dietro l’angolo. Da Crippa a Zola, poi Fabio Cannavaro e pure il fratello Paolo, iniezioni di denaro fresco nelle casse del Napoli che all’epoca era vero e proprio ossigeno. E intanto il Napoli diventò una specie di succursale emiliana: Ayala, Bia e Matrecano passando per la meteora Reynald Pedros in quel drammatico ’97. Sempre in quell’anno salutò i partenopei il centrocampista Alain Boghossian. A differenza di nomi appena nominati però il transalpino non finì subito in maglia gialloblù. Per il francese infatti ci fu una breve parentesi alla Sampdoria prima di passare ai ducali per quattro stagioni. Nel ’99 invece seguì una strada opposta Roberto Stellone: 0 presenze al Parma, in prestito a metà stagione al Lecce ed infine all’ombra del Vesuvio. Questo caso si può però considerare unico nel suo genere in quegli anni. Gli emiliani infatti erano una big, mentre i campani in quasi perenne difficoltà.

Napoli-Parma, gli ex azzurri che hanno contribuito al ritorno in Serie A dei gialloblù

Ma poi si sa, la vita è una ruota, e dopo tanti anni la situazione si è diametralmente ribaltata. Il Parma intanto è retrocesso, è fallito e ha trovato nel Napoli un’ancora di salvezza importante. Sono tanti gli ex azzurri che hanno riportato il Parma in Serie A e adesso sono ancora di più quelli che lottano per la salvezza in gialloblù. C’è il grande ex Calaiò, l’ex giovane promessa Jacopo Dezi, due protagonisti della cavalcata fino alla massima serie. E poi ci sono i 4 affari di quest’estate, tutti potenziali titolari. Luigi Sepe in porta è inamovibile, Grassi e Ciciretti sono out per infortunio ma in futuro si giocheranno le loro carte. E poi c’è lui, Roberto Inglese, passato a Napoli soltanto via Dimaro e mai sceso in campo al San Paolo con la maglia azzurra. Dopo un inizio spumeggiante Inglese torna al San Paolo, ancora una volta con la maglia sbagliata, nella speranza che alla casacca non corrisponda anche la porta errata.

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